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LUGANOBesso, siringhe usate nel negozio. Il proprietario si arrende e chiude: "Grazie politici luganesi"

12.03.08 - 12:56
Con una lettera affissa alla porta del suo negozio di Besso, il titolare della Nonsolovideo di Lugano esprime la sua rabbia nei confronti dei politici luganesi che, secondo lui, non sono riusciti ad arginare il fenomeno di spaccio e consumo di droga e che lo hanno costretto a chiudere il suo negozio "a causa dello spaccio e il consumo di droga che avviene all'interno del negozio".
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Besso, siringhe usate nel negozio. Il proprietario si arrende e chiude: "Grazie politici luganesi"
Con una lettera affissa alla porta del suo negozio di Besso, il titolare della Nonsolovideo di Lugano esprime la sua rabbia nei confronti dei politici luganesi che, secondo lui, non sono riusciti ad arginare il fenomeno di spaccio e consumo di droga e che lo hanno costretto a chiudere il suo negozio "a causa dello spaccio e il consumo di droga che avviene all'interno del negozio".
LUGANO - A Lugano lo spaccio e il consumo di droga è un problema percepito dalla popolazione. Durante quest'ultimo quadriennio di legislatura, sono state numerose le interpellanze e le interrogazioni inoltrate al Municipio nelle quali si chiedeva alle autorità di agire e di reagire con metodi di repressione per contrastare il fenomeno, che, in certe zone della città sta assumendo dimensioni preoccupanti. Preoccupazione percepita soprattutto dai cittadini di Besso, quartiere in cui la presenza di un centro asilanti era additata da molti quale origine del problema dello spaccio. Il centro nel frattempo è stato chiuso, ma consumatori e spacciatori sembrano ancora preferire il quartiere quale luogo di incontro e di consumo. L'esecutivo luganese poi, in risposta alle istanze politiche e dei cittadini, preoccupati per le forme malavitose che ruotano attorno alla droga, ha deciso di contrastare il fenomeno, dando il via all'operazione Caldo 2008. Settimanalmente da via Beltramina, sede della polizia della città, giungono rapporti in cui vengono riportati arresti e sostanze stupefacenti sequestrate nell'ambito di un'operazione che, a parer di molti, non sta però di fatto incidendo sull'azione di contrasto. A riprova di questa situazione, carica di tensione, è la lettera che ha affisso il proprietario della "Nonsolovideo" di Lugano, operante nell'attività del noleggio di DVD, che a Besso ha chiuso la sua filiale "a causa dello spaccio e il consumo di droga che avviene all'interno del negozio". Ecco la lettera affissa all'entrata del negozio, nel quale si dà sfogo a frustrazione e senso di impotenza:

"Causa spaccio di droga e problemi di ordine pubblico siamo costretti a chiudere momentaneamente la sede di Besso. Ringraziamo i politici luganesi per non avere fatto assolutamente nulla per più di un anno e mezzo per non parlare, promettere e permettere alle forze dell'ordine di arrestare solamente quattro gatti e quantitativi ridicoli di cocaina. Ma a Besso gira ben altro lo sappiamo benissimo noi che troviamo abbastanza regolarmente siringhe usate all'interno di questo negozio. Già nel 2005 lo spaccio di droga di tutto il Luganese si era concentrato davanti alla nostra sede di Molino Nuovo. Quanto ci hanno messo a risolvere il problema? Più di sei mesi. Cosa è successo in questo lasso di tempo? Che siamo quasi falliti. Per non chiudere tutti e tre i negozi siamo stati costretti a venderne uno, quello di Agno. Lo spaccio di droga è così stato semplicemente spostato in zona Besso. Da oltre un anno stiamo mantenendo attiva la filiale di Besso nonostante fosse in perdita netta e purtroppo adesso non siamo più in grado di continuare a farlo. per questo motivo a fine marzo chiuderemo questo negozio e cercheremo un altro piccolo locale in affitto, sempre nella zona, ma in una via non accessibile agli spacciatori e soprattutto ai consumatori di droga...
Mi permetto di far notare che io stesso, dopo anni di duro lavoro, mi vedo costretto a chiudere o a vendere le filiali solamente a causa di incompetenza politica che mi ha portato sull'orlo della bancarotta, obbligandomi pure a lasciare a casa due dipendenti. Questa cosa mi ha fatto girare i chitarrini"
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Red

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