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TICINOMarco Rudin: "Grazie ai rifiuti di Napoli le bugie vengono al pettine"

04.03.08 - 08:35
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Marco Rudin: "Grazie ai rifiuti di Napoli le bugie vengono al pettine"

LUGANO - Dura presa di posizione quella di Marco Rudin dell'Osservatorio Okkio in merito alla decisione dei servizi industriali di Ginevra (SIG) che hanno offerto di smaltire i rifiuti accumulati a Napoli nel loro inceneritore di Cheneviers. Una decisione alla quale  in seguito si sono aggiunti altri 12 gestori svizzeri di impianti di incenerimento.

L’osservatorio okkio non può fare a meno di ricorsare che Mr. Prezzi ha già criticato in passato le possibili intese cartellari di questo settore. "Ciò che ci stupisce di più - scrive l'Osservatorio della gestione e smaltimento dei rifiuti okkio - , è che si vorrebbe spacciare questa operazione come un’opera di solidarietà dei Ginevrini, o degli Svizzeri in generale, nei confronti dei napoletani travolti dalla crisi dei rifiuti.  Dalle cifre dichiarate dagli amministratori dell’impianto Ginevrino risulta che l’impianto, costruito per incenerire 350mila tonnellate non riesca più a trovare abbastanza rifiuti nell’area Franco Svizzera (come è il caso per quasi tutti gli altri inceneritori). Non è dato sapere a quanto ammonterà la tariffa di smaltimento delle 40’00 tonnellate di rifiuti partenopei, ma dovrebbe aggirarsi attorno alle 180 – 250 franchi la tonnellata, trasporto escluso.  Otto milioni di franchi sonanti quindi, sono il principale motivo per cui fanno gola le 40mila tonnellate di rifiuti non separati, da importare dall’Italia; altro che solidarietà".

Sia l’associazione “28 inceneritori bastano” che il neo costituito osservatorio okkio,  sottolinenano dunque ancora una volta la tesi "dell’eccessiva capacità di smaltimento degli inceneritori Svizzeri e la non necessità di costruire un 29simo inceneritore in una nazione di 7 milioni abitanti, in quel di Giubiasco".

"Tutto ciò - viene spiegato nella presa di posizione -  contraddice in pieno sia le autorità cantonali (Consiglio di Stato e ACR) e anche quelle federali (l’UFAM e Bruno Oberle in primis), i quali hanno da sempre dichiarato che la sovra capacità degli inceneritori Svizzeri siano inferiori al 10%.  Le stesse persone sono anche moralmente responsabili per avere erogato, decine di milioni di franchi in sussidi federali e cantonali per un’opera non solo non necessaria ma dannosa per la salute degli abitanti del nostro cantone".



 

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