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Dall'estate prossima, le rendite del II pilastro non saranno più calcolate in funzione delle prestazioni, con una pensione corrispondente al 60% dell'ultimo stipendio assicurato, bensì delle quote effettivamente capitalizzate dagli assicurati. Altra novità: l'età ordinaria per ottenere una rendita di pensionamento completa è stata aumentata da 62 a 64 anni per le donne e a 65 per gli uomini.
Il numero definitivo di pensionamenti anticipati sarà noto soltanto a fine gennaio. Già si può dire tuttavia che meno di 1000 dipendenti dello Stato se ne andranno prima di luglio, ha indicato oggi all'ATS una portavoce dell'Ufficio federale del personale (UFPER), interpellata sulle informazioni pubblicate ieri dalla "SonntagsZeitung". Il domenicale zurighese parlava di 860 partenze anticipate già note, corrispondenti secondo i suoi calcoli a circa la metà dei funzionari che avrebbero la possibilità di approfittare delle attuali condizioni, prima dell'entrata in vigore della nuova legge sulla nuova cassa pensione PUBLICA. Costoro avevano tempo fino a metà gennaio per comunicare le loro intenzioni.
Con meno di mille partenze, ci si rallegra a Palazzo federale, non si è verificato lo scenario in un primo tempo da alcuni temuto di una fuga in massa, con la possibilità che le lettere di autolicenziamento raggiungessero addirittura quota 2500. Il capo del personale del Dipartimento federale dell'economia, Daniel Wüthrich, interpellato dalla "SonntagsZeitung", pensa che sia del tutto possibile compensare la "perdita di know how" dovuta alla partenza contemporanea di parecchie persone con molta esperienza professionale.
