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BELLINZONAConcorso sui ripari fonici di Melide, Borradori si difende: "È stato tutto cristallino"

11.12.07 - 15:14
"L’iter di progettazione è proseguito in tutte le sue fasi (ottimizzazione, sviluppo e allestimento del progetto definitivo comprensivo delle necessarie opere concomitanti), coinvolgendo le diverse autorità federali e locali, ottenendo unicamente preavvisi favorevoli". Il Dipartimento di Marco Borradori si difende dalle accuse di illustri architetti ticinesi che hanno espresso dubbi sulla regolarità del bando di concorso riguardante l'assegnazione dei lavori di posa dei ripari fonici sul pontediga di Mel
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Concorso sui ripari fonici di Melide, Borradori si difende: "È stato tutto cristallino"
"L’iter di progettazione è proseguito in tutte le sue fasi (ottimizzazione, sviluppo e allestimento del progetto definitivo comprensivo delle necessarie opere concomitanti), coinvolgendo le diverse autorità federali e locali, ottenendo unicamente preavvisi favorevoli". Il Dipartimento di Marco Borradori si difende dalle accuse di illustri architetti ticinesi che hanno espresso dubbi sulla regolarità del bando di concorso riguardante l'assegnazione dei lavori di posa dei ripari fonici sul pontediga di Mel

BELLINZONA - Il Dipartimento del Territorio ha tenuto oggi pomeriggio una conferenza stampa presso il Palazzo delle Orsoline a Bellinzona per rispondere a quelle che ritiene "gravi e fuorvianti affermazioni" in merito alla legittimità del bando di concorso per i ripari fonici di Melide, alla graduatoria dei progetti allestita dalla Giuria di esperti e alle conseguneti scelte del Dipartimento.

Un'esigenza di chiarezza a seguito delle affermazioni degli scorsi giorni di illustri architetti ticinesi che hanno espresso alcuni dubbi sulla regolarità del bando di concorso riguardante l'assegnazione dei lavori di posa dei ripari fonici sul pontediga di Melide. Ad iniziare dall'architetto Attilio Panzeri che durante la trasmissione della TSI, Il Quotidiano, dello scorso 5 dicembre aveva evidenziato una serie di punti oscuri arrivando perfino a chiedere di "smantellare i ripari fonici e rifare il concorso".

Dubbi sulla correttezza di procedura sono stati sollevati anche da un altro architetto, Galfetti, che aveva riferito alla trasmissione radiofonica TIPI del fine ottobre scorso di "una giuria che si limitò a scegliere tre progetti demandando la decisione finale al Dipartimento del territorio". Decisione quindi presa dal Dipartimento e non, come prescrive la legge, dalla giuria.

Tutto nel pieno rispetto delle leggi
Per Marco Borradori invece - che oggi pomeriggio ha illustrato nel dettaglio la cronistoria del concorso - tutto si è svolto nel pieno rispetto della legge e nessuna autorità - nè federale, nè locale - è stata dimenticata, nè tantomeno si è opposta all'intero progetto.

"Il bando per il concorso di progettazione in 2 fasi è stato pubblicato nel mese di giugno del 1999, senza ricevere ricorsi in merito - ha ricordato il capo del Dipartimento del Territorio, aggiungendo: "Il 15 ottobre 1999 sono stati inoltrati 30 progetti in forma anonima. La giuria ha selezionato 8 progetti per la seconda fase del concorso, e anche in questo caso non sono stati registrati ricorsi sulla decisione".

Nessun ricorso e nessuna segnalazioni sono mai giunte nè quando è avvenuta la premiazione pubblica del concorso (il 7 giugno 2000), e i progetti sono stati esposti al pubblico per 10 giorni, nè quando il Cantone ha accolto il suggerimento della giuria di approfondire i primi 3 progetti e
pubblicato la decisione sul FUCT del 7 luglio 2000.

"Il Cantone ha assegnato un mandato di approfondimento per i 3 progetti - è stato ricordato nel corso della conferenza stampa - e il risultato è stato presentato agli Uffici federali USTRA e BUWAL, alla Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio (CFNP) e ai Comuni di Bissone, Melide e Carona ottenendo in modo unanime un formale preavviso favorevole".

Rispetto del paesaggio circostante
Nessun ricorso è pervenuto nemmeno quando il 30 gennaio 2002 il Consiglio di Stato ha conferito il mandato di progettazione. Insomma per il Dipartimento del Territorio "l’iter di progettazione è proseguito in tutte le sue fasi (ottimizzazione, sviluppo e allestimento del progetto definitivo comprensivo delle necessarie opere concomitanti), coinvolgendo le diverse autorità federali e locali, ottenendo unicamente preavvisi favorevoli", e inoltre - è stato ribadito - i prevviasi cantonali e federali hanno espresso parere positivo in merito alla corretta relazione del progetto con il paesaggio circostante".

RED


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