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LUGANOBimbi macedoni: 'Mamma, lotterò per tornare tra le tue braccia'

07.11.07 - 17:42
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Bimbi macedoni: 'Mamma, lotterò per tornare tra le tue braccia'

LUGANO - "Mamma ti amo tanto", "Mamma ho lottato fin che ho potuto per non tornare in Macedonia", "Ti prometto che lotterò fino a quando ritornerò tra le tue braccia", "Sto piangendo e ti prometto che curerò Enisa": queste sono solo alcune delle frasi che Egzon, bambino di 13 anni, ha scritto alla sua mamma Violeta su un biglietto (fatto pervenire nella bucalettere della madre) il giorno della partenza per la Macedonia.

Ricordiamo che Egzon e la sua sorellina Enisa sono stati rimpatriati in Macedonia il 18 ottobre 2007. I bambini furono portati in Svizzera un anno e mezzo fa dalla madre, quando lei ed il padre, avevano affidamento congiunto per legge, essendone i genitori (benché non sposati). Solo successivamente, quando i figli già da tempo vivevano con la madre in Svizzera, il padre ottenne dall’ufficio sociale competente di Skopje un affidamento provvisorio dei bambini, in una procedura in cui non furono sentiti né la madre né i figli. Su quella decisione si basa il trasferimento dei figli al padre.

E quindi ora i due bambini si trovano in Macedonia con il padre senza avere la possibilità, secondo quanto scrive l'avvocato Paola Masoni in un breve comunicato, di avere contatti regolari con la madre. L'autorità di Skopje nega inoltre alla madre i diritti di visita, in quanto il padre vi si opporrebbe.

"Non risulta inoltre - aggiunge l'avvocato Masoni - che i bambini siano stati mandati a scuola dal padre (perlomeno non fino al 5 novembre)". Nel frattempo quindi la madre da un lato continua la raccolta delle firme, lanciata due settimane or sono, dall'altro concentra i suoi sforzi per l'ottenimento a breve termine i diritti di visita e contatti telefonici regolari con i suoi figli.

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