Per André Bugnon (UDC/VD), la struttura federativa del nostro paese non risponde più ai rischi moderni: i confini tra sicurezza interna ed esterma sono assai sfumati rispetto al passato. Con un dipartimento per la sicurezza, i cantoni avrebbero interlocutori meno numerosi e meglio definiti, ha spiegato.
La maggioranza ha preferito non dilungarsi sull'organizzazione del futuro dipartimento. Il Consiglio federale dovrebbe rendere noti in febbraio i risultati di un lavoro d'analisi condotto internamente. "In ogni caso non ci sarà una militarizazione della sicurezza interna", ha assicurato il ministro della difesa Samuel Schmid.
La sinistra si è opposta per ragioni di principio al progetto. Stando a Josef Lang (Verdi/ZG), "la separazione tra polizia ed esercito è ciò che caratterizza gli Stati democratici ed è uno dei risultati più importanti da esse raggiunto". Per il campo rosso-verde, prima di pensare a un accorpamento andrebbe sfruttato appieno il potenziale di coordinamento esistente tra tutti gli attori impegnati nella sicurezza.