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BELLINZONA - Il municipale PLR Della Santa ci deve delle spiegazioni. E' questo in sintesi il messaggio lanciato da Ronni David dopo che il Corriere del Ticino, nell'edizione del 21.5.2007 riportava la notizia delle imposte in arretrato ancora da pagare da parte di Della Santa. Il municipale è stato scagionato dalla accusa di appropriazione indebita, ma oggi Ronnie David chiede ancora al Della Santa di fare chiarezza sulla sua posizione.
"La risposta di Della Santa è sbagliatissima. Quel sono affari miei non è giustificabile" e in merito alla presa di posizione Ronnie David, della Sezione socialista di Bellinzona spiega che "i cittadini contribuenti si aspettano dai loro amministratori un rapporto chiaro con il fisco e quindi il problema sta in quello che si dichiara o non si dichiara al fisco, non solo in quello che si deve poi pagare".
Ronnie David ricorda poi che i socialisti a Bellinzona "a chi parla di fatti privati o di strumentalizzazioni noi i socialisti hanno dimostrato di avere a cuore la governabilità della Città, ma a tutto però c'è un limite, in particolare quando alla governabilità deve essere anteposta la credibilità".
Le questioni private di un amministratore pubblico, secondo i socialisti, non sono quindi paragonabili a quelle di un semplice cittadino, poiché la persona che ha il compito di gestire la cosa pubblica deve avere "un comportamento corretto anche nell'agire privato".
Parlare quindi di affari privati può infatti "riverlarsi pericoloso perché potrebbe significare che tutto quanto non è penalmente rilevante è anche lecito da un punto di vista etico e perché potrebbe contribuire a ridurre quella poca credibilità di cui godono oggi le istituzioni cittadine".
I socialisti bellinzonesi chiedono quindi al Municipale liberale di "spiegare ai cittadini perché Della Santa si trova ora a dovere far fronte a una nuova imposizione per anni passati".
Ronnie David infatti - a conclusione del suo comunicato - spiega che per il PS "si tratta di un atto dovuto a favore della trasparenza e della credibilità delle istituzioni e dei suoi membri. Niente di più e niente di meno."
