LUGANO - Dieci anni fa nasceva il primo festival di poesia del Cantone Ticino. Oggi Poestate si appresta festeggiare il decennale con una serie di novità. La rassegna, ideata da Armida Demarta, in programma dal 30 maggio al 2 giugno non sarà solo una serie di letture e declamazioni di poesie, ma intende presentarsi come un vero e proprio labpratorio culturale. Un laboratorio che prenderà forma allo Studio Foce di Lugano e che si amplierà – in eventi collaterali – in altre prestigiose sedi luganesi, come la Biblioteca cantonale, l’Hotel Splendid Royal, il Cardiocentro. Molti gli eventi e i coinvolgimenti, e un mutamento di forma rispetto alle precedenti edizioni: dalla vecchia formula declinata come «archivio delle minoranze» alla nuova: Poestate come «piattaforma» partecipativa, aperta, multidisciplinare, innovativa.
"Questa undicesima edizione - spiega Armida Demarta - sarà costruita su pochi, essenziali elementi: l’amore per la poesia, il desiderio di esplorare forme sempre diverse, di contrarre nuove alleanze; l’apertura alle contaminazioni, la voglia di contagiare e di essere contagiati".
Sotto la formula di "Poestate: passato, presente, futuro", la rassegna propone una serata dedicata alla poesia sonora, con una miriade di “voci” a livello internazionale. Speciale significato acquista il “ritorno”, di un grande poeta e traduttore, l’italo-americano Joseph Tusiani, di cui si presenta alla Biblioteca cantonale "Viaggio a Lugano. Inno a Monte Brè", edito per questa occasione.