BELLINZONA - L'assemble annuale dell'Unione Sindacale di Bellinzona prende atto "con disappunto la decisione di FFS Cargo di procedere al taglio ulteriore di 70 lavoratori delle FFS di Bellinzona". La riduzione, puntualizza il sindacato, corriponde al 20% della manodopera occupata.
Il Sindacato condanna "la sostituzione di personale assunto delle FFS con personale interinale ingaggiato per il tramite di agenzie di lavoro temporaneo e ciò l'unico scopo di aumentare i profitti e mettere sotto pressione tutto il personale".
L'USB ricordano che le FFS sono rimangono proprietà della Confederazione ed essendo tale la struttura di Bellinzona "deve contnuare a svolgere un ruolo redistributore nell'ambito di una intelligente politica regionale e come tale deve rimanere un datore di lavoro importante e interessante per regione".
La soluzione è quindi la mobilitazione sindacale e popolare che "impedisca la messa in atto di questi tagli occupazionali". Mobilitazione che cercherà di far pressione sulle autorità politiche comunali e cantonali e delle misure di lotta sindacali che contemplano anche il ricorso allo sciopero.
Cosa avete intenzione di fare ora?
"Domani avremo una riunione sindacale in officina. In questa zona la questione è molto sentita: faremo pressione sulle autorità pubbliche e d'altra parte spingeremo per creare una mobilitazione popolare e sindacale".
Pubblico e privato....
"Questa situazione dimostra chiaramente che vogliono fare funzionare il settore pubblico secondo le logiche del mercato. Bisogna far chiarezza: Nordmann delle FFS Cargo è socialista. Vergognoso di come si stanno comportando i dirigenti FFS nei confronti di una regione periferica come la nostra".