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ARBEDOIl tasso Gelsomino ha rischiato la vita ma ora sta bene

16.04.07 - 15:05
Il tasso Gelsomino
Il tasso Gelsomino ha rischiato la vita ma ora sta bene

ARBEDO - Un nuovo grave atto di insofferenza verso gli animali del bosco è avvenuto negli scorsi giorni in zona 'Tra Munt e Pian' ad Arbedo.

In un giardino privato ignoti hanno teso un trabocchetto mortale, un laccio d'acciaio che ha intrappolato a mò di nodo scorsoio il malcapitato tasso. Ad ogni suo strappo per divincolarsi, la sottile cordina d’acciaio gli è penetrata nella viva carne provocandogli una sofferenza terribile.

I gemiti hanno attirato l’attenzione di un proprietario confinante che ha immediatamente allarmato la centrale della Spab la quale ha chiesto aiuto ad un guardiacaccia. Vista l’impossibilità di tagliare sul corpo il cappio, il presidente della Spab ha avvolto il mustelide in uno speciale guadino di cattura e il guardiacaccia ha provveduto a staccarlo dalla prigionia. Immediatamente portata alla clinica dei veterinari Keller e Pedretti di Giubiasco, la povera bestiola è stata anestetizzata e liberata dal laccio metallico.

Gelsomino, così è stato battezzato il povero tasso che ora si trova in cura presso il centro cantonale della Spab a Gorduno-Gnosca, si sta riprendendo e se non subentrano complicazioni presto ritroverà la libertà nella natura.

L’ufficio caccia e pesca, nel frattempo, procederà ad un'indagine in quanto vi è stata violazione della Legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici.

La Spa di Bellinzona è molto preoccupata, in quanto nello stesso giardino, anni or sono su ordine dell’allora Procuratore pubblico Renzo Respini, era stata sequestrata una trappola per la cattura di uccelli selvatici. Tempo fa inoltre, sempre nello stesso luogo, una volpe era rimasta con la testa fra i denti di una tagliola. La povera bestiola aveva tentato di fuggire con il congegno attaccato al capo. Il corpo della volpe era passato attraverso le sbarre di una ringhiera ma la tagliola era troppo grande. Anche in quel caso era intervenuto il presidente della Spab a liberare la volpe che era fuggita nel bosco e un guardiacaccia che aveva aperto un’inchiesta senza esito. La tagliola, nuova di zecca, era stata fabbricata in Germania e si trova tuttora presso la sede dei guardiacaccia. La Spab ricorda che l’uso di questi aggeggi è severamente proibito per legge.

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