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CONFINEA Saronno petizione per rivedere la RTSI, Bignasca è solidale

13.04.07 - 16:56
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A Saronno petizione per rivedere la RTSI, Bignasca è solidale

SARONNO - I lombardi non hanno dimenticato la RTSI. A Saronno c'è chi addirittura ha lanciato una petizione e sta raccogliendo firme per  “tornare a vedere la Televisione Svizzera". Si legge infatti su saronnoinrete.it che domani, nella città lombarda dell'estremo lembo meridionale della provincia di Varese in piazza Volontari del Sangue continuerà la raccolta di firme. Angelo Veronesi, segretario cittadino della Lega Nord di Saronno è sicuro di farcela e sempre sul sito italiano ha comunicato: "La Petizione ha ampie possibilità di successo, poiché verrà presentata a Bellinzona da un rappresentante della Lega dei Ticinesi, che nel frattempo ha stravinto le cantonali". In casa leghista comunque non è ancora chiaro chi sia il rappresentante in questione. Norman Gobbi, Lorenzo Quadri e Giuliano Bignasca  non hanno per ora fatto nomi.

Giuliano Bignasca: “In questa petizione siamo alleati".

Da parte ticinese il presidente Giuliano Bignasca condivide pienamente l'iniziativa della lega saronnese: "In questa petizione siamo alleati". Inoltre Bignasca spiega che i vertici della RTSI dovrebbero sistemare due questioni: le norme contrattuali per i dipendenti impiegati con contratti a tempo determinato e la possibilità per i lombardi e tutto il NordItalia di tornare a rivedere la RTSI (Bignasca sogna l’etere RTSI fino a Genova). Per quanto riguarda la questione già sollevata dall'OCST e che ha già fatto discutere, quella della politica contrattuale per i lavoratori temporanei e su chiamata Bignasca dichiara: "Balestra deve capire che la RTSI deve innanzitutto chiarire la politica contrattuale che sta mettendo in atto l'azienda e che bisogna creare la situazione per cui siano i ticinesi ad avere la precedenza. Assumere con contratti a termine gente dall'Italia non mi sembra giusto."

La RTSI in Italia

Bignasca ribadisce la centralità dell'importanza della RTSI per la Svizzera Italiana e del danno che può comportare un Norditalia senza TV Svizzera: "La RTSI non si vede più in Italia e questo per noi è un danno d'immagine e di cultura". Inoltre il presidente leghista teme che il ruolo della Svizzera Italiana e dell'azienda della tv pubblica svizzera di lingua italiana perda peso, soprattutto in funzione della ripartizione e minaccia indirettamente Berna: "Ticinesi con meno voce in capitolo? Vediamo se a Berna non mandiamo più soldi cosa succede..."

p.d'a.
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