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TICINOSergi e Zanetti di nuovo all'attacco del Ministero Pubblico: 'Troppi favoritismi'

06.03.07 - 10:43
Gli esponenti dell'MPS chiedono al Consiglio della Magistratura di "riportare serenità nel Ministero Pubblico e ricondurre i magistrati nello stretto principio della separazione dei poteri".
Sergi e Zanetti di nuovo all'attacco del Ministero Pubblico: 'Troppi favoritismi'
Gli esponenti dell'MPS chiedono al Consiglio della Magistratura di "riportare serenità nel Ministero Pubblico e ricondurre i magistrati nello stretto principio della separazione dei poteri".

BELLINZONA - Giuseppe Sergi e Angelo Zanetti (Movimento per il Socialismo - MPS), da qualche settimana alle prese con un botta e risposta di 'accuse' con il Procuratore Generale Bruno Balestra, questa volta si rivolgono al Consiglio della Magistratura: "Chiediamo il vostro intervento, di fronte a fatti che, poiché ripetuti, sono lo specchio di una pratica illegale adottata dal Ministero Pubblico nella conduzione delle indagini".

All'inizio del 2006 aveva infatti fatto scalpore, ricordano Sergi e Zanetti, la notizia che il Ministero Pubblico aveva affermato di non volersi occupare di reati di frode fiscale poiché non erano 'prioritari': "la frode fiscale è certamente un reato, ma non è il reato più grave tra quelli che ci vengono sottoposti. È una questione di priorità", aveva infatti dichiarato il Procuratore Generale, intervistato dal Corriere del Ticino.

Gli esponenti dell'MPS ritornano al 9 gennaio, quando è stato reso pubblico il rapporto preliminare della Commissione federale della concorrenza (COMCO) che ha dimostrato attività illegali e cartellari da parte di quasi tutte le imprese di pavimentazione attive nel Cantone Ticino. "Malgrado tutti questi indizi di truffa e di altri reati fossero già presenti sui tavoli del Gran Consiglio e quindi anche conosciuti dalla magistratura - scrivono Sergi e zanetti - alla fine di gennaio il Procuratore Generale Bruno Balestra ha rilasciato al deputato Thomas Arn, travolto da asfaltopoli, una lettera nella quale, citiamo il Corriere del Ticino, 'gli avrebbe confermato che il Ministero Pubblico non ha alcun indizio che giustifichi l’apertura di un procedimento penale'". Secondo gli esponenti dell'MPS il contenuto della lettera era una sorta di "dichiarazione di innocenza".

Questi sono fatti che, secondo Sergi e Zanetti, "non possono non lasciare presagire un atteggiamento di benevolenza del Ministero Pubblico, contrario al principio della separazione dei poteri, in favore della politica" e aggiungono che "non si può non essere inquieti".

In conclusione, Sergi e Zanetti chiedono al Consiglio della Magistratura di "prendere tutte le decisioni disciplinari amministrative che vi competono per riportare serenità nel Ministero Pubblico e per ricondurre i magistrati, che hanno oltrepassato i limiti dell’indipendenza del Giudice, nello stretto principio della separazione dei poteri" e anche di "censurare e sanzionare tutte le pratiche del Ministero Pubblico tendenti a rassicurare anticipatamente certi personaggi dall’assenza di procedure a loro carico, ben sapendo che queste rassicurazioni verranno dagli stessi giustiziati utilizzate come la prova di anticipata innocenza".

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