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TICINONuove regole sugli alimenti, il Laboratorio Cantonale organizza un seminario

30.12.05 - 10:00
Foto d'archivio
Nuove regole sugli alimenti, il Laboratorio Cantonale organizza un seminario
BELLINZONA - La notizia d’attualità che l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la rete dei laboratori cantonali hanno riscontrato presenza del batterio patogeno chiamato Listeria monocytogenes su un formaggio di importazione italiana e ne hanno ordinato il ritiro dal commercio, fornisce l’opportunità al Laboratorio cantonale ticinese di precisare quanto segue:

"Il comunicato stampa dell’UFSP - scrive il Laboratorio Cantonale in una toa stampa - è stato emanato poiché dalle indagini dei laboratori cantonali coinvolti (Berna che ha effettuato le analisi di laboratorio; Ticino, Ginevra e Berna che hanno investigato il flusso di merce) è risultato che del prodotto contaminato poteva ancora essere presente in cucine private o di ristoranti, da cui la necessità di informare il pubblico e di non limitarsi a misure verso i singoli elementi della catena commerciale;

Questa constatazione è stata resa possibile solo e unicamente grazie agli efficaci sistemi di rintracciabilità messi in atto dall’importatore e dai diversi rivenditori della filiera. In termini legali, rintracciabilità significa che “chiunque commerci -in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione- derrate alimentari, animali da reddito destinati alla produzione di derrate alimentari, nonché tutte le sostanze suscettibili di essere trasformate in derrate alimentari deve essere in grado di indicare alle competenti autorità cantonali d’esecuzione, fatta salva la consegna diretta ai consumatori: a. da chi ha acquistato i prodotti; b. a chi li ha forniti.”

Nella fattispecie, la rintracciabilità dell’importatore e dei diversi rivenditori del formaggio contaminato è stata tale che si è potuto sapere in poche ore che del lotto incriminato 3108 (data di scadenza 21.01.06) erano stati importati 96 pezzi da ca. 700g l’uno. La vendita e rivendita di questi pezzi nei passi successivi della filiera è stata altrettanto bene documentata, fatto questo che ha permesso il ritiro dal mercato - in tempi velocissimi - di 48 di essi.

La rintracciabilità quale elemento del nuovo diritto alimentare Svizzero

La rintracciabilità è un elemento nuovo del diritto alimentare svizzero. Essa è descritta all’articolo 50 della nuova Ordinanza sulle derrate alimentari. Questa nuova ordinanza è parte integrale del pacchetto di revisione sul recepimento della normativa europea in materia di igiene che il Consiglio federale ha approvato lo scorso 23.11.2005. Le nuove disposizioni entreranno in vigore il 1° gennaio 2006 sia per gli Stati membri dell'UE sia per gli Stati terzi che intendono esportare derrate alimentari verso l'Unione europea (quindi anche la Svizzera). Per non ostacolare o addirittura impedire le esportazioni dalla Svizzera all'UE dopo tale data, è stato necessario adeguare la normativa svizzera (34 ordinanze in tutto) che, nel contempo, è stata ristrutturata. La revisione pone le basi per agevolare il commercio tra la Svizzera e l'Unione europea nel settore delle derrate alimentari d'origine animale. Oltre a ciò, costituisce un contributo importante alla sicurezza degli alimenti in Svizzera. Gli elementi più importanti di questa revisione sono:
l’obbligo di ricostruire e di ripercorrere il percorso di derrate alimentari e prodotti per l'alimentazione animale;
l’obbligo di documentare per scritto il controllo autonomo;
l’obbligo di autorizzazione per determinate imprese che producono, trattano o conservano derrate alimentari di origine animale;
l’obbligo di notifica per tutte le aziende alimentari;
il disciplinamento delle modalità di esecuzione del controllo delle derrate alimentari;
ulteriori controlli sulla macellazione degli animali.

Oltre all’equivalenza con il diritto comunitario in materia di derrate alimentari, con il pacchetto è stato ristrutturato il diritto esecutivo svizzero in materia di derrate alimentari. In tal modo, le future revisioni potranno essere effettuate con maggior rapidità e semplicità.

La revisione ha anche permesso di apportare alcune lievi modifiche materiali. Nell’ambito degli oggetti d’uso, ad esempio, per la prima volta una nuova ordinanza disciplina tatuaggi, piercing, trucco permanente e pratiche affini.

L’iniziativa del Laboratorio cantonale

Per facilitare la comprensione di queste modifiche di legge, certamente impegnative ma che costituiscono un importante contributo alla sicurezza delle derrate alimentari in Svizzera, il Laboratorio cantonale ha organizzato un seminario di presentazione destinato all’industria degli alimenti e degli oggetti d’uso, al settore della grande distribuzione, alle associazioni professionali, ai singoli operatori alimentari, ai rappresentanti dei consumatori e ai media.

Il seminario avrà luogo presso l’auditorio della Banca dello Stato in viale H. Guisan 5, a Bellinzona, in data 2 febbraio 2006 dalle ore 9.00 alle 12.00

Esso sarà introdotto dalla direttrice del Dipartimento della sanità e socialità, signora avv Patrizia Pesenti. Durante il seminario i collaboratori del Laboratorio cantonale toccheranno con brevi presentazioni audiovisive (di cui verrà fornita copia cartacea) i più importanti temi oggetto della revisione e risponderanno alle domande degli intervenuti. Essendo la capienza dell’auditorio limitata a 100 persone, è indispensabile procedere all’iscrizione, che può essere fatta chiamando il numero 091 8146114 durante le ore di ufficio o inviando un mail all’indirizzo dss-lc@ti.ch.

A partire dal 9.1.2006, verranno forniti ulteriori dettagli sull’evento stesso e sulle modifiche di legge che entrano in vigore comunque il prossimo 1.1.2006

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