Franco Mosé, il direttore della compagnia aerea ticinese Darwin, è ottimista e parla di "crescita". Intanto però a Lugano girano voci che parlano di difficoltà. Quanti passeggeri dovrebbe fare lo scalo ticinese per generare degli utili? Ne parliamo con un esperto del settore: Giorgio Marcionni.
LUGANO/AGNO - La compagnia aerea ticinese Darwin Airline nel mese di ottobre ha superato la soglia degli 8000 passeggeri. Ce l'ha confermato ieri Mosè Franco, il presidente della compagnia aerea nata nel 2003.
"Stiamo crescendo", ci ha spiegato ancora Mosé. Una crescita che contraddice le voci di presunte difficoltà economiche per la Darwin, voci che sono circolate più volte negli ultimi mesi a Lugano. "Il futuro è davanti a noi -ci ha detto ancora Mosé - e dovrebbe essere sempre migliore. Ci siamo. E siamo qui per rimanere".
Se ottobre è andato bene, che si può dire dei primi 10 mesi dell'anno? "Non ho le cifre precise - ci ha spiegato infine il presidente della Darwin - ma dovremmo essere tra i 50 ed i 60 mila passeggeri".
Darwin Airline, insomma, guarda avanti. E lo conferma, oltre alle cifre in crescita e all'ottimismo di Mosé, anche la recente aggiunta di un terzo aereo alla sua flotta, velivolo che opera la tratta Lugano-Zurigo per conto di Swiss International Air Lines a partire dal 30 ottobre. L’aereo, un Saab 2000 immatricolato HB-IZZ e battezzato "Ceresio", s'é aggiunto ai velivoli "Ticino" ed "Insubria".
Perché le compagnie che lavorano a Lugano/Agno siano in utile, quanti passeggeri all'anno dovrebbe avere l'aeroporto? Giriamo la domanda ad un esperto del settore, l'ex direttore dell'aeroporto di Lugano/Agno Giorgio Marcionni.
"La risposta - ha premesso Marcionni - non è semplicissima, in quanto essenziale è capire quale tipo di traffico si prende in considerazione (quali tipi di aereo, per quali destinazione, con quale grado di occupazione e a che prezzo medio per passeggero). Le ottiche sono diverse tra aeroporto (che vive delle tasse sui passeggeri in partenza, su quelle degli aerei che atterrano e su di una serie di altre prestazioni indotte) e compagnie aeree che devono coprire tutti i loro costi (personale, carburante, tasse, ammortamenti, costo del capitale, promozione, ecc.) con gli introiti relativi ai biglietti aerei venduti".