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BERNA - Il Ticino occupa il penultimo posto nella classifica dei cantoni con le finanze più sane stilato - sulla base dei dati 2004 - dal mensile economico "Bilan" (numero di ottobre) e dall'Istituto di alti studi in amministrazione pubblica (IDHEAP) di Losanna. Su una scala da 1 a 6, il rating assegna al Ticino un voto nettamente insufficiente (2,06), spinto al ribasso da un pessimo grado di autofinanziamento, che secondo gli autori dell'analisi porta in pratica il cantone a vivere a credito. Primo della classe risulta San Gallo (5,56), ma molto bene si piazzano anche i Grigioni (5,19), autori di una grande ripresa. Fanalino di coda è Neuchâtel (1,69).
Pubblicata ormai per il sesto anno, la graduatoria realizzata dal professor Nils Soguel dell'IDHEAP si basa su otto indicatori: copertura degli oneri, grado di autofinanziamento, impegni supplementari, onere degli interessi netti, gestione delle spese correnti, flessibilità del budget, precisione della previsione fiscale e interesse medio sui debiti. I primi quattro forniscono un voto intermedio sullo stato di salute finanziario, gli altri quattro sulla qualità della gestione dell'erario.
La pagella del Ticino trabocca di insufficienze: tre 1 (fra cui un autofinanziamento al -42,5%), due 2, un 4, un 5 e un 6 (nella precisione delle previsioni sugli introiti fiscali). La media ponderata non va quindi oltre il 2,06: sebbene il voto sia lievemente migliorato rispetto alla valutazione del 2003 (2,00), il Ticino perde un posto in classifica: con un triplo 1 fa inoltre parte - con Ginevra, Glarona, Svitto e Neuchatêl - di quel gruppo di cantoni che secondo "Bilan" "non riescono nemmeno a coprire i loro oneri, vivono a credito per pagare l'amministrazione e allargano ancora di più il buco delle loro finanze". Secondo Soguel la situazione è delicata in primo luogo per Svitto e Ticino, che presentano indicatori "particolarmente minacciosi".
Complessivamente comunque l'esercizio 2004 non è stato negativo per le finanze regionali. Rispetto al 2003, 19 cantoni hanno visto la loro situazione migliorare e per la prima volta da sei anni a questa parte un terzo di loro ottiene un voto superiore al 5.
