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TICINOFunghi secchi e surgelati: la qualità è molto precaria

12.09.05 - 13:07
Pubblicata una ricerca del Laboratorio Cantonale
Foto d'archivio
Funghi secchi e surgelati: la qualità è molto precaria
Pubblicata una ricerca del Laboratorio Cantonale
BELLINZONA - Un campionario di 20 funghi di importazione proveniente da Bulgaria, Cina, Italia, Romania, Russia, Spagna, Sud Africa ed Ucraina (12 campioni di funghi congelati e 8 campioni di funghi secchi), è stato prelevato dal Laboratorio Cantonale e sottoposto ai seguenti esami: ricerca dei contaminanti radioattivi; valutazione qualitativa; analisi irradiamento per campioni sospetti.

Lo studio sui contaminanti radioattivi nei funghi si inserisce nell'ottica di monitoraggio da parte del Laboratorio cantonale, volta a verificare il livello di questo tipo di contaminanti nelle derrate alimentari. La presenza di questi contaminanti nelle derrate è dovuto in particolare alla ricaduta di materiale radioattivo in seguito alla catastrofe di Chernobyl del 1986. Il Cesio-137, radionuclide di origine artificiale (originato da centrali nucleari e bombe atomiche) è considerato il tracciante principale per questo tipo di contaminazioni.La valutazione della qualità è stata eseguita da parte di uno specialista del Laboratorio cantonale di Zugo.

L’analisi dell’irradiamento è stata effettuata su 4 campioni sospetti dal Laboratorio cantonale di Argovia. Il sospetto nasceva dal fatto che si trattava di campioni con un tenore in acqua superiore a 12% (quindi suscettibili di ammuffimento) nei quali non era però presente alcuna muffa visibile a occhio nudo. In questo caso l’ “irradiamento” si riferisce ad una tecnologia di conservazione delle derrate alimentari mediante trattamento delle stesse con radiazioni ionizzanti. La legislazione svizzera permette questo tipo di trattamento solo dietro rilascio di una licenza specifica e solo previa dichiarazione sull’imballaggio della derrata.

Contaminanti radioattivi

Nei campioni di funghi sono stati ricercati radionuclidi artificiali, quali il Cesio 137, al fine di verificare la conformità dei campioni ai requisiti dell’Ordinanza del 26 giugno 1995 sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti del 26 giugno 1995, Lista delle concentrazioni massime (valori di tolleranza e valori limite) per i radionuclidi (stato al 22 febbraio 2005).

Il livello di contaminazione attualmente riscontrabile nelle derrate alimentari è ormai assai contenuto, a quasi un ventennio dalla catastrofe di Chernobyl. Gli unici radionuclidi ormai rilevabili sono il Cs-137 e lo Stronzio-90. Nei funghi di importazione non è stato rilevato alcun superamento, né del valore limite, né del valore di tolleranza. A titolo di paragone, in campioni di derrate alimentari di produzione nostrana (latte, miele, funghi, selvaggina), seppur raramente, vengono a volte superati i valori di tolleranza e qualche volta pure i valori limite (vedi rapporti annui 2003 e 2004).

La rilevanza dosimetrica di tale contaminazione è in ogni modo di scarsa importanza. Secondo l'Ufficio federale della sanità, il contributo della catastrofe di Chernobyl sulla totalità dell'esposizione annua dei ticinesi alle radiazioni ionizzanti è stimato per il 2002 a 0.5 mSv su una media svizzera di radiazioni dovute alla somma di tutte le fonti di 4.0 mSv per anno per abitante.

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