Cerca e trova immobili

LOCARNOL’amore sopra ogni cosa. In concorso ‘ Familia’ di Louise Archanbault e ‘ Un couple parfait’ di Nobuhiro Suwa

11.08.05 - 10:56
L’amore sopra ogni cosa. In concorso ‘ Familia’ di Louise Archanbault e ‘ Un couple parfait’ di Nobuhiro Suwa
Fatto il giro di boa, il Festival di Locarno numero 58 corre verso il suo epilogo proprio nel giorno in cui il Direttore dimissionario Irene Bignardi compie gli anni. In Concorso passano il canadese Familia della giovane Louise Archambault e il franco- giapponese Un Couple Parfait di Nobuhiro Suwa con Valeria Bruni- Tedeschi e Bruno Todeschini come principali interpreti. Si tratta di due film sull’amore, lontani come espressione e come dettato, simili come tensione a far sì che l’amore, che sentimento estremo non sia un dato positivo dell’esistenza, nonostante tutto. Nel film canadese vediamo il disfacimento di una società, lentamente alienata da uomini incapaci di scoprire il senso del loro essere parte di quella base della società che si chiama famiglia, capaci per il loro edonismo idiota di formarne due contemporaneamente, e da donne che si ritrovano strette nel loro ruolo di madri. Se a questo uniamo l’infantilità di nonne e nonni che non vogliono essere anziani e di bambini e che si credono piú vecchi della loro età per giustificarsi l’alcol, le droghe ed il sesso , abbiamo il quadro di un film che alla maniera di un Veronese ritrae il nostro tempo, senza negarsi il peso delle dilaganti malattie del gioco e dell’incesto, prima frontiera di un’umanità che si nega alla morale di essere umanità. L’unica speranza è nell’abortire, nel negare un futuro ad un essere di cui non si conosce il destino. Ben recitato il film di Louise Archanbault mette in evidenza lo sviluppo del cinema nel Québec, una cinematografia che si allontana dalla lingua inglese e dagli sfruttamenti dei confinanti Stati Uniti.

Diverso si fa il discorso con Un couple parfait esperimento cinematografico del nipponico Nobuhiro Suwa con un cast d’attori guidato da Valeria Bruni- Tedeschi e Bruno Todeschini. Un film sull’amore che muore e rinasce, sullo stare insieme senza conoscersi ed il ritrovarsi piú sapienti. Un film dominato da scene ombrose e scure, dal buio dei sentimenti che si schiarisce nella nebbia dell’essere. Un film fatto da attori senza precisi dialoghi, lasciati ad inventarsi loro ed il ruolo, film di rare emozioni che diventano rabbia se non comprese. Film su Parigi e la sua anima, questo di Suwa è cinema fuori dall’ordinario, altro cinema che chiede allo spettatore di essere complice o estremo boia. Sopratutto, una grande regia e uno straordinario Bruno Todeschini.

U. B.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE