Indubbia la sua sensibilità nei confronti delle questioni ambientali. "Nel 1986 - ricorda il quotidiano bellinzonese - aveva fatto il giro del cantone il suo invito, rivolto ai ticinesi, a voler «spazzolare l’insalata» per ridurre al minimo gli effetti, giunti fino a nostri orti, del disastro nucleare di Chernobyl.
L'anno successivo aveva invece suscitato malumore la decisione dipartimentale (in linea con la tendenza federale) di vietare i fuochi all’aperto per la distruzione dei rifiuti naturali, cui a fine anni ’ 90 si è aggiunta una deroga per le località sopra i 600 metri. Camani più volte si era visto costretto a ribadire pubblicamente i benefici che a breve, medio e lungo termine il divieto avrebbe comportato per la qualità dell’aria (effetti poi realmente verificatisi), incrementando peraltro la pratica del compostaggio".