Cerca e trova immobili

BELLINZONAIl Dipartimento del territorio risponde all'Associazione Orticoltori Ticinesi sull'inceneritore

27.06.05 - 16:02
Il Dipartimento del territorio risponde all'Associazione Orticoltori Ticinesi sull'inceneritore

BELLINZONA - Di seguito pubblichiamo la risposta del Dipartimento del territorio alla lettera dell'Associazione Orticoltori Ticinesi (Ortì) del 7 giugno scorso, concernente la costruzione e la messa in esercizio dell'impianto di termodistruzione dei rifiuti a Giubiasco.
 
"Egregi Signori,

facciamo riferimento al vostro scritto del 7 giugno scorso, con il quale esprimete delle preoccupazioni sulla costruzione e la messa in esercizio dell’impianto di termodistruzione dei rifiuti a Giubiasco, e vi facciamo parte di quanto segue.

Le vostre osservazioni concernono in particolare la scelta di costruire l’impianto all’estremità est del Piano di Magadino; a tal proposito riteniamo utile ripercorrere il lungo iter pianificatorio - svolto nel pieno rispetto dei diritti di informazione e partecipazione della popolazione - che ha consentito una scelta ponderata e giustificata per l'ubicazione dell'impianto di termodistruzione.

Il Piano direttore cantonale tratta della termodistruzione dei rifiuti nella scheda di coordinamento 5.9, di categoria dato acquisito. Essa concerne appunto l'impianto di termodistruzione dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili, è stata adottata dal Consiglio di Stato in data 19 dicembre 1997 e successivamente approvata dal Consiglio federale in data 8 giugno 1999.

Si segnala inoltre che il cambiamento del tipo di tecnologia (intervenuto nell'autunno 2000 con l'abbandono del progetto Thermoselect) non ha comportato modifiche, né dell'ubicazione né della portata del coordinamento riportate dalla scheda 5.9 del PD. Il nuovo impianto sarà infatti anch'esso contraddistinto da un processo di termodistruzione dei rifiuti. La scheda di PD mantiene quindi intatta la sua validità.

A livello di pianificazione locale, va detto che il 13 dicembre 1994 il Consiglio di Stato ha approvato il Piano regolatore (revisione) del Comune di Giubiasco. Il 15 luglio 1997 il PR è stato aggiornato estendendo la zona AP-EP in località Baragge per l'eventuale insediamento dell'impianto cantonale di smaltimento dei rifiuti (risoluzione n. 3641).

Il 3 giugno 1998 è entrata in vigore una nuova variante del PR di Giubiasco (risoluzione n. 2531 del Consiglio di Stato) con la quale sono stati precisati, sulla base del contenuto della citata scheda 5.9 del PD, i parametri edificatori relativi all'estensione della zona AP-EP oggetto della precedente risoluzione e all'accesso viario, nel rispetto delle utilizzazioni esistenti e future come: snodi autostradali, AlpTransit, percorsi ciclabili e pedonali, ecc.

Il Piano di utilizzazione cantonale (PUC) per l'adeguamento dei parametri edificatori in funzione del previsto impianto di Giubiasco è stato approvato dal Gran Consiglio lo scorso 21 giugno 2004. Il PUC-ITR è successivamente cresciuto in giudicato, dopo il ritiro da parte del Comune di Sementina del ricorso presentato al TPT (cfr. sentenza 27.4.2005 del TPT).

L'approvazione della scheda n. 5.9 del Piano direttore cantonale e l'adeguamento, negli scorsi anni, della destinazione d'uso del comparto (PR e PUC) hanno dimostrato l'idoneità della zona ad accogliere l'impianto in questione.  In particolare, la compatibilità del previsto insediamento con le zone circostanti (in particolare con le zone agricole e il progetto di Parco del Piano di Magadino), è stata oggetto di attenta valutazione e ha trovato una positiva conferma.

Le considerazioni riassunte ai punti precedenti confermano che la procedura pianificatoria, sia a livello di PD sia in relazione ai Piani di utilizzazione, è stata svolta in modo completo e corretto e, ripetiamo, nel rispetto dei diritti di informazione e partecipazione della popolazione; la scelta dell’ubicazione non può quindi più essere messa in discussione. Gli aspetti relativi alla protezione dell'ambiente sono stati considerati in modo appropriato durante le diverse procedure pianificatorie. A tale proposito si rimanda integralmente al messaggio n. 5504 del 6 aprile 2004, che ha accompagnato la trasmissione del PUC-ITR al Gran Consiglio (cfr. allegato).

L’Azienda cantonale dei rifiuti è chiamata, per legge (art. 2 cpv. 2 lett. b della Legge concernente l’istituzione dell’Azienda cantonale dei rifiuti) a costruire l’impianto; dando seguito a questo mandato ha presentato la relativa domanda di costruzione al Municipio di Giubiasco. Evidentemente l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale dovuto alla costruzione e all'esercizio dell'impianto di termodistruzione è pienamente condiviso dall'Autorità cantonale. In tal senso i preposti servizi del Dipartimento del territorio hanno imposto tutta una serie di misure, per le quali vi rimandiamo all’avviso cantonale del 14 giugno 2005 sulla domanda di costruzione in oggetto. Ci limitiamo in questa sede ad evidenziare che il Rapporto d’impatto ambientale ha attestato la perfetta compatibilità dell’attività agricola con l’esercizio dell’impianto e ha previsto l’obbligo di monitorare, nei dintorni dell'impianto, sia le polveri in ricaduta (campionatori Bergerhoff con intervalli mensili) sia la qualità dei suoli (prelievi prima dell'entrata in funzione e quattro ulteriori campagne di prelievo nei 15 anni successivi)".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE