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BELLINZONAEstensione libera circolazione: anche l'estrema sinistra per il referendum

10.01.05 - 16:18
Ti Press
Estensione libera circolazione: anche l'estrema sinistra per il referendum

BELLINZONA - Dopo la destra intransigente, anche l'estrema sinistra si è lanciata oggi nella campagna referendaria contro l'estensione dell'accordo sulla libera circolazione delle persone. Ritenendo insufficienti le misure di accompagnamento, essa rivendica un rafforzamento dei diritti dei lavoratori.

Sotto l'egida del Movimento per il socialismo (MPS), il "Comitato di referendum contro i bilaterali II e le misure d'accompagnamento al ribasso" denuncia il "ricatto del padronato e del Consiglio federale, sostenuto a nome dell'apertura all'Unione europea (UE), che demolisce i diritti sociali". Il comitato se la prende anche con l'Unione sindacale svizzera (USS), che sostiene le misure di accompagnamento, dando così prova di "eccessiva timidezza".

"Le previste misure d'accompagnamento non impediscono il dumping salariale e sociale. Occorre ben altro", ha dichiarato Matteo Poretti, editore della rivista Solidarietà, Bellinzona. Il comitato vuole dunque obbligare i datori di lavoro a comunicare spontaneamente salari, tempo di lavoro e qualifiche dei dipendenti impegnati.

Il comitato rivendica inoltre l'accesso - in ogni momento e senza preavviso - degli ispettori del lavoro ai locali e ai documenti giustificativi in tutte le imprese con oltre dieci dipendenti. Il comitato chiede anche un contratto di lavoro tipo con salari minimi in tutti i settori privi di contratto collettivo di lavoro (CCL) e un'estensione del campo d'applicazione dei CCL su richiesta degli stessi lavoratori organizzati in un sindacato.

Infine, la Svizzera dovrebbe disporre di una "vera protezione" contro i licenziamenti dei rappresentanti dei salariati. Secondo Romolo Molo del sindacato UNIA il diritto svizzero non rispetta le norme internazionali. I lavoratori svizzeri o stranieri - ha aggiunto - devono beneficiare della libertà sindacale elementare garantita dall'Organizzazione internazionale del lavoro (WTO).

Denunciando una politica di smantellamento su scala europea, il MPS intende farvi fronte con un "progetto europeo di convergenze dei diritti verso l'alto", ha sottolineato l'economista Charles-André Udry. Il Movimento intende pure distanziarsi dall'opposizione dell'UDC e dei Democratici svizzeri all'estensione dell'accordo bilaterale ai dieci nuovi membri dell'UE.

Il Comitato riunisce 27 persone e gode dell'appoggio di circa 400 altre per la raccolta, entro il 31 marzo, delle 50'000 firme necessarie per il referendum. È intenzionato a raggiungere questo traguardo. Nei prossimi giorni saranno distribuiti 250 mila opuscoli.

Gli oppositori di sinistra all'estensione dell'accordo sulla libera circolazione delle persone, tra i quali figurano vari membri di UNIA, hanno ora lo sguardo puntato sull'assemblea dei delegati di questo sindacato, sabato prossimo, chiamata a decidere in materia.

ATS
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