MANNO - Bilanci positivi per il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) di Manno.I primi dodici mesi di nuova gestione della dottoressa Marie-Christine Sawley, di cui otto con la nuova organizazione, hanno prodotto risultati decisamente positivi. "Innanzitutto - come ha reso noto il CSCS oggi in un comunicato stampa - sul piano delle risorse umane con lassunzione di 10 nuovi ingegneri e informatici specialisti entro la fine del 2004. Questa crescita del 50% è sostenuta da un piano di sviluppo delle competenze, da un organigramma con un numero minimo di livelli gerarchici e da una maggiore delega di responsabilità: sono queste le tre condizioni essenziali per permettere la rapidità decisionale e la flessibilità necessaria per fare fronte al ritmo e alla complessità dellevoluzione tecnologica in atto".
Nei prossimi 12 mesi il piano prevede una prima fase importante per il rinnovo e lo sviluppo dell infrastruttura informatica. "Una volta completato -è stato spiegato - questo piano garantirà la continuità e consentirà un progressivo quantitativo: la potenza di calcolo raggiungerà un totale approssimativo di 6 Teraflops equivalente a 5 volte la capacità attuale. Gli investimenti totali, che si aggirano attorno ai 20 milioni di franchi fino al 2007, permetteranno di rafforzare la capacità di realizzare simulazioni di punta o di analizzare dati complessi e massicci nei campi di ricerca più avanzati: la scienza dei materiali e la nanotecnologia, la simulazione in biologia e nelle scienze della vita, la fisica delle alte energie e lastrofisica, la modellazione delle molecole chimiche e biochimiche, le scienze della terra e la dinamica dei fluidi e lingegneria".
Per quanto riguarda il futuro Il CSCS intende rafforzare le collaborazioni tecnico-scientifiche di alto livello con partner
nazionali, come lIstituto Paul Scherrer di Villigen e lIstituto Svizzero di Bioinformatica, e internazionali tale il consorzio del progetto europeo EGEE (Enabling Grids for E-science in Europe). Sul piano nazionale queste nuove collaborazioni permetteranno da un lato una
coordinazione più stretta fra le istituzioni del Consiglio delle Scuole politecniche federali e le Università per quanto concerne gli investimenti e il rinnovo dellinfrastruttura per il calcolo
scientifico, e dall’altro daranno una visibilità più grande alla Svizzera nei progetti europei.