11 ago 2004 - 11:24 Aggiornamento 13 ott 2014 - 13:48 0
Turi Honegger alla ricerca appassionata delle sue origini
«
Non per me ma per tutti i bambini che sono stati abbandonati.
.. » , quando Arthur Honegger al termine della proiezione di Turi conclude il proprio appassionato discorso, la platea del Palavideo, in piedi, lo avvolge con un lungo e commosso applauso. Arthur Honegger, giornalista e scrittore di successo, Turi appunto, è il protagonista del documentario presentato ieri pomeriggio dalla sangallese Lotty Wohlend nella sezione Cineasti del presente video. Consegnato immediatamente dopo la nascita a un orfanotrofio, a metà anni 20, in quanto illegittimo, ossia figlio di una minorenne non sposata, Turi passa tutta la sua infanzia fra una famiglia adottiva e molti istituti per orfani, fino allesperienza dolorosissima, e immotivata, del riformatorio. Turi, per resistere alle violenze fisiche e psicologiche dellistituto, sviluppa la passione che segnerà tutta la sua vita: la scrittura. Una volta fuori, infatti, diventerà prima un giornalista di spicco del Blick, poi uno scrittore di successo, inaugurando la sua carriera con un libro sulla sua esperienza di riformato, infine un politico di spessore nel Canton San Gallo. Lotty Wohlwend nel suo bel film accompagna Turi, curioso mai domo, alla riscoperta dei luoghi della sua infanzia e soprattutto delle sue origini, non di bimbo abbandonato, ma sottratto alla legittima madre, anchessa confinata per alcuni anni in un istituto di recupero. Da settembre al cinema; non dispiacerebbe se arrivasse anche in Ticino.