Cerca e trova immobili
LOSANNA - In seguito al divorzio dei genitori i bambini non possono in linea di principio cambiare il cognome, anche se vivono con la madre e quest'ultima ha ripreso il cognome che aveva da nubile. Lo ha stabilito il Tribunale federale che su questo tema non intende modificare la giurisprudenza.
La decisione della Corte losannese interviene dopo il ricorso depositato da una madre a nome della figlia di sei anni. La donna ha difeso la sua posizione spiegando le reazioni di rifiuto che solleva il ricordo del cognome dell'ex marito nella cerchia dei suoi più stretti conoscenti. Le autorità solettesi avevano accettato la richiesta di sostituire il cognome paterno con quello materno, ma il Tribunale amministrativo cantonale aveva annullato la decisione.
Il Tribunale federale ha confermato in ultima istanza la linea seguita negli ultimi anni su temi di questo genere: considerata l'evoluzione dei costumi avere un cognome diverso da quello del genitore che ha la custodia non ha più una connotazione negativa. Dieci anni fa la Corte sosteneva invece un altro punto di vista e volendo proteggere i bambini da discriminazioni riconosceva loro il diritto di cambiare cognome nel caso di genitori divorziati.
