Contratto Collettivo di Lavoro, ramo della pittura: riaperte le trattative a livello nazionale. Soddisfazione OCST
Si tratta di una decisione, salutata con soddisfazione dall’OCST, che risponde alle necessità e alle preoccupazioni dei pittori ticinesi, in particolare nell’imminenza dell’entrata in vigore, il 1. giugno prossimo, della libera circolazione delle persone. Per l’OCST il Contratto collettivo è, e rimane, lo strumento più efficace per evitare il dumping salariale ed il degrado delle condizioni di lavoro.
L’OCST, a tutela degli interessi dei propri affiliati (il 60% dei lavoratori attivi nel cantone Ticino), intende nondimeno tenere alta la pressione sul padronato ticinese. La giornata di sciopero indetta per il giorno 26 aprile 2004, in attesa di un concreto accordo tra le parti a livello nazionale, non è al momento revocata.
L’OCST ribadisce tuttavia la propria determinazione a ricercare una soluzione settoriale, equilibrata ed attrattiva per il nuovo CCL, in particolare per quanto riguarda il pensionamento anticipato dei pittori.