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TICINORapporto "L'ambiente in Ticino", presa di posizione del WWF Svizzera italiana

13.02.04 - 09:30
Rapporto "L'ambiente in Ticino", presa di posizione del WWF Svizzera italiana

LUGANO - Il WWF Svizzera italiana ha fornito oggi le proprie osservazioni sul Rapporto 'L'ambiente in Ticino', messo in consultazione lo scorso mese di novembre dalla Sezione Aria, Acqua e Suolo del Dipartimento del Territorio.

Il rapporto è stato apprezzato dal WWF ticinese per "l'ottima qualità del lavoro, l'enorme mole di informazioni fornite e la chiarezza dell'esposizione". Tuttavia siccome la situazione  ambientale del Canton Ticino rimane critica in parecchi settori, il WWF giudica i provvedimenti contenuti nel rapporto "insufficienti per raggiungere gli obiettivi minimi di risanamento fissati dalla Legge federale per la protezione dell'ambiente" auspicando di conseguenza  maggiori sforzi da parte del Cantone e proponendo ulteriori provvedimenti in almeno dieci settori: 1. Aria e clima 2.Traffico pesante 3. Rumore 4. Eco-design 5. Fiscalità e investimenti 6. Acqua 7. Pianificazione  8. Agricoltura e suolo 9. Educazione 10. Lotta agli abusi.

L'associazione in difesa della natura non condivide "l'obiettivo contenuto nel Rapporto secondo il quale il Ticino deve restare a rimorchio della politica federale in materia di protezione del clima. Al contrario, profilandosi a livello internazionale come regione pilota nella protezione del clima, il Canton Ticino avrebbe tutto da guadagnare in qualità dell'aria, immagine turistica, competitività  e innovazione tecnologica. In particolare proponiamo la creazione di una Fondazione per la tutela del clima".

E ancora: "Si chiede inoltre l'introduzione a tutti i livelli economici della filosofia eco-design, un approccio preventivo della protezione dell'ambiente che mira alla produzione zero di rifiuti e alla sostituzione graduale delle sostanze impattanti con altre non tossiche e biodegradabili. Un esempio classico è l'introduzione di vernici prive di solventi e di metalli pesanti, che rende superflui i costosi trattamenti delle acque industriali prima dell'immissione in canalizzazione, non produce scarti da depositare in discariche per rifiuti pericolosi e non produce rischi di contaminazione della falda con onerosi costi di risanamento (ad esempio la contaminazione del pozzo B4 dell'acqua potabile di Coldrerio). Nell'ambito della stessa filosofia va sostenuta la conversione dell'agricoltura intensiva in agricoltura biologica".


Inoltre il WWF ha messo l'accento anche sulla revisione totale della fiscalità tenendo conto del principio 'chi inquina paga'. Nella sua presa di posizione ha infine chiesto al Cantone di intensificare la sorveglianza del territorio e la lotta agli abusi. "Il Silos Ticino alle Bolle di Magadino e la recente scoperta di 54 discariche abusive nel greto della Maggia tra Cevio e Someo  devono far riflettere ogni cittadino del nostro cantone sulla necessità di cambiare atteggiamento nei confronti del nostro ambiente e di affrontare finalmente i problemi alla radice, ne va della nostra credibilità, della nostra salute e della nostra immagine turistica".

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