INCONTRIDanilo Moccia unico ticinese a “ Jazz On a Summer Night”

Il trombonista di Losone Danilo Moccia è l’unico rappresentante del jazz ticinese invitato a partecipare alla rassegna “ Jazz On a Summer Night”. Abbiamo colto l’occasione per chiedergli di parlarci della sua attività di musicista e del suo gruppo “ Slidestream”. 
Che effetto fa essere qui a Locarno, a due passi da casa, in un’occasione così particolare?
A dire la verità sono sempre un po’ preoccupato quando suono dalle mie parti. C’è un sacco di gente che viene a salutarmi, a farmi i complimenti e questo mi mette un po’ a disagio. Preferisco suonare lontano, in modo da non sentire questa specie di pressione esterna. Ma non vorrei esagerare: direi che vivo i lati positivi e negativi del fatto di essere vicino a casa. Le dimostrazioni di simpatia non mi dispiacciono. 
Dunque la tua attività di musicista la eserciti in prevalenza fuori dal Ticino. 
Sì, prevalentemente in Italia. Di questi tempi ho conosciuto ad esempio molti ottimi musicisti nell’area del Verbano e mi sono state offerte tante opportunità di suonare. Anche con gli “ Slidestream” andremo in Italia. È una formazione che ho radunato ormai tre anni orsono, composta da una front line con tre tromboni: eseguiamo in prevalenza materiale scritto ed arrangiato da me. Il gruppo nel corso del tempo ha raccolto molto interesse, piace parecchio e si vede in particolare dal numero di CD venduti: molti di più di quelli realizzati con gli tri miei progetti. È un suono molto caldo e particolare. Dopo l’album del 2000, “ Cat Eyes”, ho già pronta una parte di materiale per una nuova incisione. Sono pezzi che suoniamo già nelle serate dal vivo. Nel nuovo disco vorrei però inserire anche alcuni brani per sezioni più ampie di tromboni. Vorrei radunare magari fino ad otto tromboni e far eseguire loro armonizzazioni “ a cappella”. È un lavoro impegnativo per il quale mi manca il tempo. 
Domanda a bruciapelo: dopo Locarno 2003 sei pronto per Jazzascona 2004?
Mi piacerebbe moltissimo poter suonare ad Ascona portando un mio progetto. In passato avevo sottoposto alcune proposte di collaborazione ma non sono mai state accettate. Ero riuscito comunque a partecipare come membro di altri gruppi, ad esempio nelle file dell’orchestra di Paolo Tomelleri. Una situazione molto particolare, anche perché ero a pochi chilometri da casa e mi pagavano in lire... Conto comunque di prendere contatto con il nuovo direttore e sottoporgli una mia proposta.
Nicolas Gilliet, in realtà, è a due passi da noi ed ha ascoltato tutto il discorso. Sorride sornione e annota: « Vedremo... »

Alessandro Zanoli, GdP