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TicinoSiglato ieri il nuovo Patto dell’audiovisivo

06.08.02 - 08:17
La Ssr si limita ad adeguare al rincaro il montante, aspettando Berna
Siglato ieri il nuovo Patto dell’audiovisivo
La Ssr si limita ad adeguare al rincaro il montante, aspettando Berna
Il Patto dell’audiovisivo non lascia ma non raddoppia. La nuova versione dell’accordo triennale fra cineasti e Ssr, denominata “ Patto 03/ 05”, è infatti stata siglata ieri ed è stata presentata alla stampa da Armin Walpen ( direttore generale della
Ssr), da Tiziana Mona ( artefice del Patto) e dai rappresentanti delle associazioni professionali di settore. Per i prossimi tre anni la Ssr ha aumentato di 300 mila franchi il budget annuo messo a disposizione nell’ambito del Patto, passato da 16,5 a 16,8 milioni di franchi: in pratica, solo un adeguamento al rincaro. La novità principale del “ Patto 03/ 05” è l’apertura ai prodotti d’animazione. In verità sarebbe stato sorprendente se la Ssr avesse aumentato ancora in maniera considerevole il budget del Patto, dopo che lo aveva quasi raddoppiato nel ’ 99, in occasione della prima conferma del Patto, quando si passò da 27,2 a 49,2 milioni di franchi su base triennale. In quell’occasione infatti la Ssr auspicò
apertamente un deciso aumento del credito della Confederazione destinato alla produzione cinematografica, aumento che in questi tre anni di fatto non si è visto. Lo ha ricordato ieri lo stesso Walpen, direttore generale della Ssr:
 
« avevamo la speranza che il contributo della Confederazione crescesse, ma questo nel frattempo è successo in maniera miserabile
 
» . In altri termini la Ssr non è più disposta a farsi carico da sola dei nuovi bisogni della cinematografia svizzera, e aspetta che Berna faccia fronte al suo mandato costituzionale prima di semmai aumentare ulteriormente il suo impegno.
Nato sei anni fa per porre fine in maniera costruttiva alla guerra fredda tra cineasti da un lato e tv pubblica dall’altro
 
( « stavamo
in trincea col casco in testa
 
» , ha ricordato Walpen), il Patto dell’audiovisivo è un accordo fra la Ssr e sei associazioni d’interesse
del settore cinematografico svizzero che ha lo scopo da un lato di far collaborare il settore cinematografico e quello televisivo, dall’altro di aprire anche alle produzioni televisive il ( magro) budget che la Confederazione mette a disposizione della creazione cinematografica. Il Patto dispone concretamente di un montante annuo che la Ssr mette a disposizione per contributi alla produzione di opere cinematografiche e televisive e sotto forma di premi alla diffusione da reinvestire in nuove produzioni ( Succés passage antenne). Le trattative per il “ Patto 03/ 05” sono andate in porto in tempi brevi, visto il bilancio positivo dei primi sei anni. In particolare, è stato ricordato, ora dopo la Tsr, che già le faceva da tempo, anche
la Drs e la Tsi hanno produzioni di fiction televisive regolari. Per quel che riguarda la Tsi Walpen ha rilevato
 
« lo sforzo fatto nella ricerca di formati originali. Non ha invece avuto successo l’impegno messo nei doppiaggi di serie provenienti da altre regioni linguistiche. Ma, nel limite del possibile, non vi rinunceremo del tutto » .
 

I 16,8 milioni annui verranno così ripartiti: 6 milioni alle produzioni cinematografiche, 0,3 milioni all’animazione, 7,4 milioni alle produzioni televisive e 3,1 milioni a Succès passage antenne. Alla domanda sulla ripartizione fra regioni linguistiche di questi soldi, Mona ha spiegato che, dedotti 1,5 milioni per coproduzioni minoritarie e 1,5 milioni per progetti d’interesse nazionale ( voci di pertinenza della Direzione generale Ssr), i rimanenti 13,8 milioni dovrebbero in linea di massima essere suddivisi fra le regioni linguistiche secondo la chiave di riparto in uso fra Drs, Tsr e Tsi.
 

- hgf-
 

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