Cerca e trova immobili

SVIZZERAL'UDC dovrà rispondere di discriminazione razziale

07.09.14 - 17:37
La vicenda riguarda una controversa inserzione pubblicitaria, e due kosovari che si erano rivolti alla giustizia
Foto Keystone Martin Ruetschi
L'UDC dovrà rispondere di discriminazione razziale
La vicenda riguarda una controversa inserzione pubblicitaria, e due kosovari che si erano rivolti alla giustizia

BERNA - La Procura pubblica di Berna-Mittelland dovrà condurre un'inchiesta nei confronti dell'UDC in merito a un presunto caso di discriminazione razziale. Il Tribunale d'appello del canton Berna è intervenuto nei confronti del ministero pubblico già per la seconda volta.

 

La vicenda riguarda una controversa inserzione pubblicitaria dell'UDC dell'agosto 2011 nella quale si dichiarava "Kosovaren schlitzen Schweizer auf!", letteralmente: "I Kosovari squarciano gli Svizzeri". Ritenendo che tale affermazione violasse l'articolo 261bis del Codice penale riguardante la discriminazione razziale, due cittadini kosovari si erano rivolti alla giustizia.

 

Il Tribunale ha seguito in agosto l'argomentazione dell'avvocato zurighese David Gibor, che rappresenta i due kosovari. Gibor aveva fatto ricorso contro il decreto di archiviazione della Procura pubblica cantonale. L'avvocato ha confermato una notizia in questo senso pubblicata oggi dalla "SonntagsZeitung".

 

La Procura pubblica aveva archiviato il caso, dopo che a settembre del 2013 le Camere federali non avevano levato l'immunità parlamentare al presidente dell'UDC e consigliere nazionale Toni Brunner (SG). Brunner, dopo la denuncia, si era dichiarato unico responsabile.

 

Davanti al Tribunale d'appello del canton Berna, l'avvocato Gibor ha argomentato che non è possibile che Toni Brunner sia il solo responsabile della creazione e della diffusione dell'inserzione.

 

Un'affermazione che il presidente dell'UDC ha condiviso durante un interrogatorio. Il segretario generale del partito, Martin Baltisser, la sua supplente Silvia Bär e una terza persona erano infatti implicati nella vicenda. Il Ministero pubblico interrogherà quindi i tre sospettati a fine settembre.

 

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE