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ZURIGOLa speranza della destra si chiama Filippo Leutenegger

02.02.14 - 09:09
Settimana prossima a Zurigo si tengono le elezioni cittadine: PLR e UDC uniti contro la maggioranza di sinistra
Foto d'archivio (Keystone)
La speranza della destra si chiama Filippo Leutenegger
Settimana prossima a Zurigo si tengono le elezioni cittadine: PLR e UDC uniti contro la maggioranza di sinistra

ZURIGO - Nelle elezioni cittadine del prossimo fine settimana a Zurigo, PLR e UDC cercheranno di contrastare la supremazia della sinistra in municipio. Candidato di punta è il consigliere nazionale Filippo Leutenegger (PLR), che oltre ad ambire ad una poltrona nell'esecutivo sfida la sindaca uscente del PS Corine Mauch.

Filippo Leutenegger, 61 anni, ha dalla sua la notorietà legata agli anni in cui è stato moderatore della trasmissione di dibattito politico "Arena" e capo redattore della tv svizzero tedesca.

In consiglio nazionale dal 2003, Leutenegger è considerato vicino all'UDC e nei dibattiti ha più volte sottolineato la necessità di garantire alla città una politica finanziaria più rigorosa. Gli osservatori gli danno buone chance di entrare in municipio, ma non ritengono che ce la farà ad ottenere la poltrona di sindaco, che da 24 anni è in mano al PS.

Dopo le critiche iniziali per le sue apparizioni in pubblico considerate "sottotono" e inadatte a rappresentare la città, Corine Mauch, 53 anni, prima donna eletta nel 2009 alla testa dell'esecutivo di Zurigo al posto del più estroverso Elmar Ledergerber, sembra in effetti sempre più a suo agio nel suo ruolo.

Il municipio della più grande città svizzera conta attualmente sette esponenti della sinistra - quattro PS, due Verdi e uno della Lista alternativa (AL) - e due dei partiti borghesi: un PLR e un PPD.

Quattro anni fa i Verdi avevano conquistato una seconda poltrona ai danni del PLR, che l'anno scorso in un'elezione suppletiva ha perso anche il suo secondo mandato, andato a sorpresa all'attuale responsabile della polizia Richard Wolff (AL), 56 anni.

La corsa alle nove poltrone è inoltre caratterizzata dal ritiro di due municipali dello schieramento rosso-verde: la responsabile dei lavori pubblici Ruth Genner (Verdi) e quello delle opere sociali Martin Waser (PS).

Benché spesso disuniti, i partiti borghesi sono riusciti a riunire cinque candidati su un unico manifesto pubblicitario con il motto "Top 5". Oltre agli uscenti Andres Türler (PLR, aziende pubbliche) e Gerold Lauber (PPD, scuole e sport) e a Filippo Leutenegger, la cinquina comprende due esponenti dell'UDC: il secondo partito per numero di deputati in consiglio comunale, che dal 1990 è fuori dalla stanza dei bottoni, lancia nella corsa l'ingegnere 46enne Roland Scheck - che già siede nel consiglio comunale e nel Gran consiglio zurighesi - e la 32enne giurista Nina Fehr, figlia del consigliere nazionale Hans Fehr (UDC/ZH).

A sinistra, il PS affianca agli uscenti André Odermatt, 53 anni (costruzioni), e Claudia Nielsen, 51 anni (ambiente e sanità), il gran consigliere 38enne Raphael Golta. I Verdi ripresentano Daniel Leupi, 48 anni (finanze), assieme al consigliere comunale Markus Knauss, 53 anni. In lizza, ma con speranze più ridotte, ci sono anche un esponente dei Democratici svizzeri, uno del Partito pirata e un Verde liberale.

Nella corsa ai 125 seggi del consiglio comunale gli occhi sono puntati proprio sul Partito dei Verdi liberali (PVL) che quattro anni fa aveva rappresentato la vera sorpresa conquistando d'un colpo 12 seggi. Il risultato ha di fatto messo fine alla seppur risicata maggioranza rosso-verde nel legislativo.

I seggi rimanenti sono così distribuiti: 39 al PS, 24 all'UDC, 17 al PLR, 15 ai Verdi, 7 al PPD, 5 alla Lista alternativa, 4 al Partito evangelico e 2 ai Democratici svizzeri. Fra le formazioni di centro le carte potrebbero essere ulteriormente rimescolate dal Partito borghese democratico (PBD), che presenta per la prima volta una lista nella città sulla Limmat.

ats

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