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SVIZZERAToni Brunner non perde l'immunità

13.08.13 - 17:38
La Commissione del Nazionale ha respinto la richiesta della giustizia bernese per un presunto caso di discriminazione razziale
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Toni Brunner non perde l'immunità
La Commissione del Nazionale ha respinto la richiesta della giustizia bernese per un presunto caso di discriminazione razziale

BERNA - Con ogni probabilità, il presidente dell'UDC Toni Brunner non dovrà rispondere alla giustizia in merito a un presunto caso di discriminazione razziale. La competente commissione del Consiglio nazionale ha infatti respinto oggi la richiesta della giustizia bernese di levargli l'immunità parlamentare. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.

 

Il caso riguarda una controversa inserzione pubblicitaria dell'UDC che recava "Kosovaren schlitzen Schweizer auf!", letteralmente: "I Kosovari squarciano gli Svizzeri". Ritenendo che tale affermazione violi l'articolo 261bis del Codice penale riguardante la discriminazione razziale, due cittadini kosovari si erano rivolti alla giustizia.

 

La decisione è stata presa con 5 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto. La Commissione ha così ritenuto che esiste un legame diretto tra l'inserzione pubblicitaria e l'attività parlamentare di Brunner, ha spiegato alla stampa il suo presidente Heinz Brand (UDC/GR) precisando che solo in questi casi un parlamentare può avvalersi dell'immunità.

 

I fatti La controversa inserzione, pubblicata nella seconda metà di agosto 2011 in vari giornali a sostegno dell'iniziativa popolare dell'UDC "Stop all'immigrazione di massa!", faceva riferimento a un fatto di cronaca avvenuto a Interlaken (BE) il 15 agosto precedente: dopo un diverbio in un ristorante, un kosovaro aveva accoltellato alla gola uno svizzero, già candidato democentrista al Gran Consiglio bernese, che aveva rischiato di morire dissanguato.

 

Dopo numerose polemiche, l'UDC aveva modificato il testo dell'annuncio, sostituendolo con il soggetto al singolare "Kosovare schlitzt Schweizer auf" (nella versione italiana: "Un kosovaro pugnala uno Svizzero", "aufschlitzen" significa però letteralmente "squarciare").

 

La procura bernese si era in un primo tempo dichiarata incompetente, sostenendo che il comitato d'iniziativa aveva la sua sede a Flaach, nel canton Zurigo, e che del caso doveva dunque occuparsi la magistratura zurighese. Il Tribunale amministrativo federale aveva però dato ragione a quest'ultima e imposto alla Procura bernese di dar seguito alla denuncia, considerato che la segreteria generale dell'UDC ha sede a Berna.

 

La Procura pubblica di Berna-Mittelland aveva poi deciso di archiviare il caso. Chiamato ad esprimersi da un ricorso, il Tribunale d'appello del canton Berna (Obergericht) aveva però chiesto alla stessa Procura di rivedere l'archiviazione.

 

A quel punto la Procura ha contattato la Commissione dell'immunità del Consiglio nazionale per discutere la posizione di Toni Brunner. Il presidente dell'UDC è infatti il responsabile della campagna elettorale e si era inoltre assunto tutte le responsabilità del caso sul finire dell'estate 2011, poco dopo gli episodi in questione.

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