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ZURIGOViolazione del segreto d'ufficio, accolto il ricorso di Blocher

08.07.13 - 16:08
Il procuratore generale zurighese Martin Bürgisser aprì un'inchiesta sull'esponente UDC dopo l'affaire Hildebrand
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Violazione del segreto d'ufficio, accolto il ricorso di Blocher
Il procuratore generale zurighese Martin Bürgisser aprì un'inchiesta sull'esponente UDC dopo l'affaire Hildebrand

ZURIGO - Un procedimento per violazione del segreto d'ufficio verrà avviato contro il procuratore generale zurighese Martin Bürgisser. Il Tribunale federale (TF) ha accolto un ricorso del consigliere nazionale Christoph Blocher (UDC/ZH) contro una decisione della giustizia zurighese in relazione a un'inchiesta aperta nei suoi confronti.

 

Il 7 marzo 2012, dopo una riunione con altri membri del Ministero pubblico zurighese, Bürgisser decise di avviare un procedimento penale contro Blocher nell'ambito vertenza relativa all'ex presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand.

 

Il giorno seguente, il procuratore zurighese inviò una e-mail a un ex segretario giuridico, che aveva da poco lasciato il Ministero pubblico, informandolo che la procura aveva tenuto conto delle sue raccomandazioni e deciso di aprire un'inchiesta penale nei confronti dell'ex consigliere federale. Contro questa decisione i legali di Blocher interposero però ricorso e denunciarono a loro volta Bürgisser per violazione del segreto d'ufficio.

 

In una sentenza di fine 2012, il Tribunale cantonale zurighese aveva però ritenuto che non ci fossero i presupposti per autorizzare un procedimento penale contro Bürgisser. Secondo i giudici, non v'erano sufficienti indizi di reato.

 

Ora, in seconda istanza, il Tribunale federale ha sconfessato la corte cantonale, decidendo di autorizzare l'inchiesta penale contro il procuratore generale. I giudici di Losanna partono dal principio che "in caso di dubbio l'accusa va promossa". A loro avviso, non si può infatti affermare chiaramente che l'e-mail controversa non rappresenti una violazione del segreto d'ufficio.

 

Ricorso di Mörgeli dichiarato irricevibile - In una precedente sentenza del 31 ottobre 2012, lo stesso Tribunale federale aveva invece dichiarato irricevibile un ricorso del consigliere nazionale Christoph Mörgeli (UDC/ZH), che aveva anch'esso denunciato il procuratore generale per violazione del segreto d'ufficio.

 

Il 23 marzo 2012 Bürgisser, parlando con degli amici in un pub di Bülach (ZH), aveva dichiarato che i suoi servizi si apprestavano a chiedere la revoca dell'immunità di Blocher nella vertenza relativa all'ex presidente della BNS Philipp Hildebrand. Secondo il democentrista zurighese, in quell'occasione il magistrato avrebbe anche aggiunto che la revoca dell'immunità aveva unicamente lo scopo di indebolire l'UDC e di "liquidare" Blocher.

 

Pronunciandosi in prima istanza, il Tribunale cantonale zurighese aveva però negato l'esistenza di una violazione del segreto d'ufficio, sottolineando che due quotidiani - "NZZ" e "Tages-Anzeiger" - avevano già rivelato nei giorni precedenti la decisione del pubblico ministero di chiedere la revoca dell'immunità di Blocher.

 

In seguito alla vicenda, il procuratore Bürgisser si era peraltro autoricusato. Per questo motivo, il Tribunale cantonale zurighese, non era entrato nel merito di una richiesta di ricusa dell'avvocato di Blocher nei confronti del magistrato.

 

La Corte suprema aveva rifiutato a Mörgeli la facoltà di sporgere denuncia, una possibilità - aveva spiegato - riservata unicamente a Blocher e al canton Zurigo. Anche se le dichiarazioni del procuratore sui retroscena politici della revoca dell'immunità fossero esatte, Mörgeli non sarebbe abilitato a sporgere denuncia penale.

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