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SVIZZERA"Contro l'immigrazione di massa" piace solo all'UDC

03.05.13 - 15:04
Anche la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale raccomanda di respingerla, senza controprogetto
Foto Keystone
"Contro l'immigrazione di massa" piace solo all'UDC
Anche la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale raccomanda di respingerla, senza controprogetto

BERNA - L'iniziativa popolare dell'UDC "Contro l'immigrazione di massa" fatica a trovare appoggi al di fuori di questo partito. Come il Consiglio federale, anche la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale raccomanda di respingerla, senza controprogetto.

 

Tutti i membri della commissione, a parte gli esponenti dell'UDC, si sono opposti all'iniziativa, ha indicato oggi alla stampa il presidente Ueli Leuenberger (Verdi/GE). Il testo è stato bocciato con 18 voti a 7.

 

Firmata da oltre 135'000 persone, l'iniziativa dell'UDC vuole reintrodurre limiti d'immigrazione annui e contingenti per le autorizzazioni di soggiorno in Svizzera. Questi limiti si applicherebbero anche ai frontalieri e ai richiedenti l'asilo. Accettare il testo significherebbe rinegoziare l'accordo di libera circolazione delle persone con l'Unione europea (UE).

 

L'introduzione delle misure proposte dall'iniziativa comporterebbe per la Svizzera una riduzione della crescita economica, ha sottolineato la maggioranza della commissione. Il testo non tiene infatti conto delle importanti necessità di manodopera qualificata in determinati settori, come la costruzione o il turismo, che annoverano oltre il 50% di lavoratori stranieri.

 

La proposta dell'UDC - ha aggiunto Leuenberger - non è realista. Omette, per esempio, di regolare le relazioni future con l'UE, una volta che gli accordi attuali saranno stati denunciati. Non cita nemmeno in quale settore economico occorre ridurre la percentuale dei lavoratori stranieri. L'iniziativa potrebbe poi ostacolare l'accesso della Svizzera a certi mercati d'esportazione, ha spiegato.

 

Ueli Leuenberger ha quindi sottolineato che, attualmente, "non si può parlare di immigrazione di massa". Negli anni Settanta, all'epoca dei contingenti elvetici all'arrivo di stranieri, l'immigrazione era molto più forte, ha ricordato.

 

È chiaro che la libera circolazione delle persone acuisce certi problemi, come il sovraccarico delle reti di trasporto e la crisi dell'alloggio. "Tuttavia, questi problemi esisterebbero in ogni caso", affermano gli oppositori all'iniziativa.

 

Ats

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