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ZURIGOSchiaffo al PLR

22.04.13 - 16:42
Con la sconfitta di ieri, il PLR zurighese si ritrova soltanto un rappresentante in Municipio. Le ragioni della débâcle
Foto d'archivio (Keystone)
Schiaffo al PLR
Con la sconfitta di ieri, il PLR zurighese si ritrova soltanto un rappresentante in Municipio. Le ragioni della débâcle

ZURIGO - Mentre i luganesi sono in attesa di sapere se dovranno recarsi di nuovo alle urne per eleggere il loro sindaco al ballottaggio, il PLR zurighese ha incassato ieri una sconfitta che fa male. Con 685 voti soltanto di scarto, Richard Wolff, rappresentante della Lista Alternativa, movimento della sinistra radicale nata nel 1990 a Zurigo, è stato eletto un municipale dai cittadini zurighesi. Wolff ha battuto Marco Camin, esponente di un PLR zurighese che negli ultimi anni sta perdendo pezzi. Nel Municipio della città della finanza svizzera resta  un solo rappresentante del PLR. Nel 2010 il PLR ha perso il suo terzo seggio, che è andato ad un ecologista. Il 29 ottobre dello scorso anno il municipale Martin Vollenwyder aveva rassegnato le dimissioni, lanciando la corsa per la sostituzione a cui si è assistito alla contesa tra Marco Camin e (a sorpresa) Richard Wolff.

Wolff lo scorso 3 marzo aveva sorpreso tutti, piazzandosi al secondo posto a pochi voti di distanza da Camin. L'elezione suppletiva di ieri ha rafforzato la maggioranza rosso-verde, consolidatasi alle ultime elezioni del 2010, quando il PLR perse il suo terzo posto andato a un ecologista: le nove poltrone sono attualmente ripartite fra quattro rappresentanti del PS, due Verdi, 1 della Lista alternativa, 1 a testa di PLR e PPD.

In casa PLR sono giorni difficili. Marco Camin si è ritrovato alle spalle di Wolff per soltanto 685 voti. "Sono doppiamente deluso,  sono stato battuto  e la sconfitta è stata di misura" ha detto ieri al Tages-Anzeiger. Secondo il 49enne Camin la ragione principale della sconfitta è da individuare nella mancata capacità di mobilitare i suoi elettori. Ma non solo. Colpevoli sarebbero stati anche i media, che avrebbero snobbato questa tornata elettorale. Camin se l'è presa con il Tages-Anzeiger, rea a suo modo di dire, di avere favorito la diserzione delle urne, che ha favorito Wolff. Il 72% degli elettori, infatti, non ha votato.

Sulla Neue Züricher Zeitung si mette in evidenza il fattore sorpresa. I liberali radicali zurighesi, nella loro strategia, non hanno messo in conto l'exploit della Lista Alternativa. Wolff non aveva nulla da perdere e si è buttato nell'agone politico con energia, sapendo risvegliare nell'elettorato di sinistra nuovi stimoli e speranze. Ha saputo mobilitare il popolo della sinistra, mentre Camin ha giocato sulla difensiva. Wolff ha parlato di alloggi, della possibilità per gli zurighesi di poter vivere nella loro città, di ricreare spazi aggregativi, di posti sufficienti agli asili nido. I liberali hanno parlato della necessità di creare nuovi posteggi e delle "zona 30" cittadine. Temi quest'ultimi che, come ha osservato la Nzz, non hanno entusiasmato gli zurighesi.

Il PLR si ritrova con due seggi in meno in municipio in poco più di due anni. Il municipale liberale Marc Bourgeois ha dichiarato che la colpa della sconfitta è del Tages-Anzeiger, che avrebbe condotto, secondo lui, una campagna elettorale sporca contro Camin. Un altro liberale, Filippo Leutenegger, invece, respinge con impeto la critica del suo collega di partito: "La responsabilità della nostra sconfitta non è del Tages-Anzeiger e neppure degli altri media. Non siamo riusciti a mobilitare il nostro elettorato" ha detto al foglio zurighese.

La Neue Züricher Zeitung ha poi parlato di un PLR che ha perso il suo ultimo bastione di potere in città, ossia il dicastero delle finanze, che ora passerà sotto il controllo della sinistra.

"Se il PLR alle elezioni del 2014 vorrà riconquistare il seggio perduto - si legge, infine, sulla Nzz - necessita di una linea politica più delineata e chiara. Forse non sarà apprezzato per questo, ma almeno sarà di nuovo preso sul serio".

(p.d'a.)

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