Il Partito socialista ha racimolato 118'000 firme in soli dieci mesi. Carobbio: «La velocità con cui sono state raccolte ne dimostra l'importanza»
BERNA - 118'000 sottoscrizioni racimolate in soli 10 mesi. È stato un gran successo la raccolta firme lanciata dal PS a sostegno dell'iniziativa che richiede premi di cassa malati meno onerosi. «Negli ultimi 20 anni, i premi sono esplosi rispetto ai salari e alle rendite vecchiaia», precisa il Partito socialista in una nota. «Con la nostra iniziativa vogliamo che nessuna economia domestica debba spendere più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi dell’assicurazione malattia».
Le firme sono state consegnate oggi alla Cancelleria federale. Sul posto vi era anche la Consigliera agli Stati ticinese Marina Carobbio che ha ribadito l'importanza di questa iniziativa. «La rapidità e la facilità con cui sono state raccolte le firme dimostrano che il PS tratta un soggetto importante, molto sentito in seno alla popolazione. In Svizzera, un’economia domestica consacra in media il 14% del proprio reddito disponibile ai premi dell’assicurazione malattia, mentre i dirigenti delle casse malati guadagnano fino a 800'000 franchi all’anno. Ciò è inaccettabile».
La Svizzera - ricordano i socialisti - è l'unico Paese in Europa in cui il finanziamento dell'assicurazione di base dipende principalmente dai premi pagati dalla popolazione. I premi costituiscono un onere particolarmente elevato per le persone che dispongono di risorse limitate. «A causa delle drastiche misure d’austerità economica attuate nei Cantoni, i crediti per la riduzione dei premi vengono ridotti sempre di più», ha aggiunto Marina Carobbio. «In futuro il diritto alla riduzione dei premi deve essere lo stesso in tutta la Svizzera. In questo modo ci saranno giustizia ed equità».
Consegnata iniziativa per premi accessibili: nessuna economia domestica deve spendere più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi di cassa malati. Un aiuto concreto in particolare per il ceto medio! @PartSoc pic.twitter.com/hvbXo5kzDJ
— Marina Carobbio (@MarinaCarobbio) January 23, 2020