Il tentativo del Partito pirata di portare il popolo alle urne è naufragato: a quattro giorni della scadenza mancano infatti circa 40'000 sottoscrizioni
BERNA - Il popolo non voterà sulla revisione della legge sul diritto d'autore: il referendum lanciato dal Partito pirata è fallito.
Sono state raccolte solo un po' più di 10'000 firme, ha indicato Jorgo Ananiadis, vicepresidente della formazione politica, confermando una notizia pubblicata dalla "NZZ am Sonntag". Il termine per presentare le 50'000 sottoscrizioni necessarie scade giovedì prossimo.
Secondo Ananiadis il partito - fondato nel 2009, non ha parlamentari federali - ha preferito concentrarsi sul referendum contro la cosiddetta identità elettronica, che dovrebbe essere riuscito: le firme saranno consegnate mercoledì alla Cancelleria federale.
Con la nuova legge sul diritto d'autore governo e parlamento puntavano a rafforzare gli interessi degli operatori culturali, rendendo più efficace la lotta ai contenuti illegali su Internet. Per il Partito pirata invece gli unici a guadagnarci saranno le grandi aziende, mentre verranno sfavoriti i cittadini comuni, i consumatori e le persone creative.