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SVIZZERAEcco i temi del PPD per il 2020

06.01.20 - 12:20
Durante un incontro con la stampa, Gerhard Pfister ha elencato i punti forti del programma: concordanza, penalizzazione fiscale del matrimonio e costi della salute
Keystone (archivio)
Ecco i temi del PPD per il 2020
Durante un incontro con la stampa, Gerhard Pfister ha elencato i punti forti del programma: concordanza, penalizzazione fiscale del matrimonio e costi della salute

BERNA - In occasione del suo "incontro dei Re Magi", il PPD oggi ha presentato i punti sui quali metterà l'accento nel 2020, che ruotano attorno a concordanza, penalizzazione fiscale del matrimonio e costi della salute. Nell'incontro con la stampa non è emerso nulla di sostanzialmente nuovo, tranne forse per le obiezioni al compromesso relativo alla riforma del Secondo pilatro.

A metà dicembre, il Consiglio federale aveva fatto suo - e inviato in consultazione - l'accordo raggiunto in luglio tra datori di lavoro e sindacati volto a riformare la previdenza professionale. Per il presidente democristiano Gerhard Pfister le sue possibilità di successo (in Parlamento, ndr) «non sono molto elevate».

Pfister ha in particolare fatto riferimento alle critiche del mondo economico. Per il presidente del PPD, la soluzione proposta - una riduzione del tasso di conversione accompagnata da misure per attenuarne l'impatto - è almeno altrettanto costosa della riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 bocciata dalle urne nel 2017. Per il presidente democristiano «spetta ora al Parlamento, e al PPD in particolare, trovare una soluzione che sia in grado di conquistare una maggioranza».

Penalizzazione fiscale del matrimonio - Pfister è poi tornato a esprimersi sul lancio di una nuova iniziativa popolare per l'abolizione della penalizzazione delle coppie sposate, già evocato dallo stesso presidente PPD sabato in un'intervista alla televisione svizzero-tedesca SRF. L'iniziativa attuale - criticata fra le altre cose a causa della definizione di matrimonio utilizzata - va pertanto ritirata.

Oggi Pfister ha precisato che il comitato d'iniziativa ha tempo fino a fine marzo per decidere se ritirare il testo. Quanto alla nuova proposta di modifica costituzionale, questa sarà identica all'iniziativa cantonale di Argovia già all'esame del Parlamento (gli Stati l'hanno bocciata mentre il Nazionale l'ha approvata).

La proposta argoviese prevede che «il matrimonio e le unioni domestiche registrate costituiscono dal punto di vista fiscale una comunione economica di due persone». «Non devono essere svantaggiati rispetto ad altri modi di vita, segnatamente sotto il profilo fiscale e delle assicurazioni sociali», viene precisato.

Allo stadio attuale, Pfister prevede che la nuova iniziativa popolare verrà sottoposta all'assemblea dei delegati del partito in autunno. La raccolta delle firme dovrebbe iniziare entro fine anno.

Formula magica - All'incontro con la stampa, il presidente del PPD ha anche evocato il futuro della formula magica. La composizione attuale del Consiglio federale rispecchia infatti soltanto il 70% circa degli elettori. «Ciò è un problema», ha sostenuto Pfister.

Per riportare questa soglia ad almeno l'80%, il presidente democristiano ha invitato gli altri partiti a ridiscutere la composizione del governo. «Tutti hanno risposto positivamente», ha aggiunto, precisando che il primo incontro si terrà nei prossimi tre mesi. Pfister ha però detto di non farsi illusioni, sarà infatti «molto complicato» accontentare tutti.

Sanità e BNS - Altro tema menzionato oggi, l'iniziativa popolare dello stesso PPD "Per premi più bassi - Freno ai costi nel settore sanitario". Questa prevede che la Confederazione sia costretta a introdurre misure di risparmio nel caso in cui i premi per le casse malattia dovessero crescere in modo sproporzionato rispetto ai salari e ai prezzi al consumo. Le 115'000 firme raccolte saranno depositate nelle prossime settimane alla Cancelleria federale, ha annunciato Pfister.

Il presidente del PPD ha poi chiesto una discussione sulla politica monetaria della Banca nazionale. I bassi tassi attuali sostengono sì le esportazioni, ma penalizzano i risparmiatori e i pensionati. Pfister vorrebbe pertanto che il governo riferisca in merito al Parlamento.

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