Il Consiglio federale ha adottato oggi il messaggio per una nuova legge relativa al rimborso forfettario dell'imposta sul valore aggiunto. «Ogni famiglia e collettività riceverà 50 franchi»
BERNA - Cinquanta franchi. È quanto riceverà ogni famiglia e collettività svizzera se il Parlamento approverà la legge - adottata oggi dal Consiglio federale - sul rimborso dell'IVA sulla Billag. Ricordiamo che il Tribunale federale - in due precedenti decisioni - aveva stabilito che sul canone di ricezione «non può essere riscossa l'IVA» e che la Confederazione ha l'obbligo «di restituire quella prelevata tra il 2010 e il 2015». L'accredito verrà effettuato su una fattura dell'organo di riscossione Serafe. I primi pagamenti saranno effettuati nel 2021.
Approvata dal Parlamento - Il Parlamento aveva già accolto la mozione Flückiger-Bäni, che chiedeva di rimborsare a tutte le economie domestiche e alle imprese la tassa riscossa illecitamente. Ma per fare questo occorreva creare una base legale. Cosa che il Governo federale ha fatto oggi.
185 milioni totali - «Prevediamo - scrive il Consiglio federale nel proprio messaggio odierno - di restituire un massimo di 185 milioni di franchi». La cifra si basa sull'ammontare dell'imposta (165 milioni) più l'applicazione di un tasso d'interesse del 5% per due anni (17 milioni). Al totale va poi aggiunta una riserva di 3 milioni di franchi, nel caso in cui il numero delle economie domestiche e delle collettività aumenti in modo più marcato di quanto previsto ora. Numero che attualmente si attesta a 3,7 milioni. di economie domestiche e collettività. Nell'avamprogetto posto in consultazione, il Consiglio federale presupponeva l'esistenza di 3,4 milioni di economie domestiche.
Nessun rimborso forfettario per le imprese - A differenza da quanto richiesto dalla mozione Flückiger-Bäni, il Consiglio federale considera «inappropriato» il rimborso forfettario per le imprese. «La maggior parte di esse ha infatti potuto dedurre l'imposta precedente e non ha subìto perdite economiche. Le altre imprese potranno ancora far valere singolarmente le proprie pretese nei confronti dell'UFCOM», precisa il Governo.