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GINEVRASe c'è allarme smog, chi inquina di più resta a casa

06.11.19 - 18:18
In tal modo sarà possibile controllare i veicoli dei frontalieri ha sottolineato il presidente del governo Antonio Hodgers
TiPress - foto d'archivio
Se c'è allarme smog, chi inquina di più resta a casa
In tal modo sarà possibile controllare i veicoli dei frontalieri ha sottolineato il presidente del governo Antonio Hodgers

GINEVRA - I veicoli altamente inquinanti non potranno più circolare nel centro di Ginevra in caso di allarme smog. La misura, presentata oggi dal Consiglio di Stato, entrerà in vigore il 15 gennaio. I trasgressori rischiano una multa di 500 franchi.

In linea di principio, non ci sono mai più di dieci giorni problematici all'anno e la misura non dovrebbe interessare molte persone; le autovetture relativamente nuove dovrebbero poter viaggiare senza restrizioni, ha sottolineato il presidente del governo Antonio Hodgers.

Con questo sistema Ginevra sta attuando una legge approvata un anno fa dal Gran Consiglio, che prevede anche altre misure nei momenti di punta dell'inquinamento atmosferico, come il trasporto pubblico gratuito e la riduzione della velocità sulla tangenziale.

Il sistema è una copia di quello già in vigore in Francia; in tal modo sarà possibile controllare i veicoli dei frontalieri, ha spiegato Hodgers. Ogni veicolo dovrà portare sul parabrezza un adesivo che riflette il suo impatto ambientale, definito con sei colori: verde per i motori elettrici o all'idrogeno e grigio per quelli meno ecologici. Il distintivo, del costo di 5 franchi, sarà disponibile da dicembre presso i comuni e nelle stazioni di servizio.

In caso di picchi di inquinamento dell'aria i primi interessati al divieto di accesso al centro cittadino saranno i veicoli dal contrassegno grigio. Se lo smog persiste le restrizioni si applicheranno poi alle vetture della gerarchia successiva. E così via, a seconda della durata dell'episodio di inquinamento atmosferico. Tutto dipenderà dal tempo, ha aggiunto il presidente del governo.

Un periodo transitorio di due anni è stato concesso ai veicoli da trasporto professionale per conformarsi al nuovo regolamento. «Abbiamo adottato un compromesso tra la libertà economica e il diritto di respirare aria pulita», ha detto Hodgers. Per gli altri veicoli non ci sarà alcuna sanzione fino al 31 marzo del 2020.

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