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SVIZZERA«Nessuna esenzione del canone per le imprese»

05.11.19 - 11:38
La Commissione delle telecomunicazioni degli Stati raccomanda al plenum di non dar seguito all'iniziativa parlamentare di Gregor Rutz già accettata dal Nazionale
Keystone (archivio)
«Nessuna esenzione del canone per le imprese»
La Commissione delle telecomunicazioni degli Stati raccomanda al plenum di non dar seguito all'iniziativa parlamentare di Gregor Rutz già accettata dal Nazionale

BERNA - Le aziende non devono essere esentate dal pagamento del canone radio-tv. Con 8 voti contro 2, la Commissione delle telecomunicazioni (CTT-S) degli Stati raccomanda al plenum di non dar seguito a un'iniziativa parlamentare di Gregor Rutz (UDC/ZH) accettata in settembre dal Nazionale.

Per la commissione, non è opportuno apportare già adesso nuove modifiche a un sistema di riscossione in vigore soltanto dallo scorso primo gennaio, indicano i servizi del Parlamento in una nota odierna.

Per il democentrista zurighese, le aziende non dovrebbero pagare la tassa di ricezione e ciò per evitare una doppia imposizione. I proprietari e i dipendenti delle imprese pagano infatti già il canone come persone fisiche.

Durante i dibattiti al Nazionale, diversi parlamentari avevano ricordato che tre quarti delle aziende sono già esentate dal cantone, quindi l'iniziativa andrebbe solo a vantaggio delle grandi società. Il Consiglio federale farà in ogni caso un punto della situazione sul nuovo sistema alla metà del 2020.

Sostegno alla stampa - Sempre in tema di media, la commissione ha deciso che esaminerà il sovvenzionamento del recapito mattutino e domenicale dei giornali nell'ambito dei lavori di attuazione di una iniziativa parlamentare di Stefan Engler (PPD/GR). Il testo del "senatore" grigionese mira a sostenere maggiormente la stampa scritta di fronte alla drastica riduzione delle entrate pubblicitarie attraverso un rafforzamento dell'aiuto indiretto.

In merito al finanziamento, l'iniziativa prevede in primo luogo che si attinga alla legge sulle poste, legge che prevede già una riduzione delle tariffe per gli invii di giornali e periodici.

Secondo il testo di Engler, la Confederazione è invitata, per un periodo di 10 anni, a promuovere indirettamente la stampa di quotidiani, settimanali regionali e giornali domenicali in abbonamento nella trasformazione digitale mediante contributi «impiegati in primo luogo per sostenere la spedizione e la distribuzione di tali pubblicazioni».

A tale proposito, la commissione ha affidato un mandato all'Amministrazione federale e auspica di riprendere la discussione nel secondo trimestre del 2020, precisano ancora i servizi del Parlamento.

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COMMENTI
 

Bayron 4 anni fa su tio
Ci mancherebbe altro!!

tip75 4 anni fa su tio
beh non insegnare al ladro a rubare...prima si conta la cassetta poi si vede se concedere sconti...povera svizzera ruba sempre solo in casa
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