L'esito del voto di ieri ha escluso dal parlamento diverse voci critiche nei confronti dell'intesa con Bruxelles
BERNA - La strada verso l'approvazione dell'accordo quadro con l'Ue si fa più in discesa, grazie all'esclusione dal parlamento di importanti voci critiche che da destra come da sinistra si levavano contro un avvicinamento giudicato eccessivo all'Europa: è l'opinione di Elisabeth Schneider-Schneiter (PPD/BL), presidente della Commissione della politica estera (CPE) del Nazionale.
Secondo la donna politica renana la mancata rielezione di queste persone è da considerare un fattore più importante, per l'esito dell'intesa con Bruxelles, di quanto lo sia il rafforzamento dei Verdi, ha spiegato a Keystone-ATS.
Hanno mancato la rielezione Corrado Pardini e Adrian Wüthrich, entrambi consiglieri nazionali socialisti bernesi e sindacalisti rispettivamente di Unia e di Travail.Suisse, nonché Jean-François Rime (UDC/FR) e Hans-Ulrich Bigler (PLR/ZH), rispettivamente presidente e direttore dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM).
Per Schneider-Schneiter la non conferma dei sindacalisti toglierà della pressione dalle spalle dei socialisti: la situazione potrebbe così sbloccarsi e nascerà una nuova dinamica. "Questo poiché il PS è un valore sicuro nella creazione di un'alleanza europea".