Nelle elezioni federali i Verdi hanno potuto contare sulle donne e sui giovani. Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio Tamedia
BERNA - L’onda verde ha conquistato gli elettori elvetici: al Consiglio nazionale il partito ecologista ha guadagnato 17 seggi, arrivando così a un totale di 28. Un risultato da record determinato soprattutto dalle donne e dai giovani, come mostra l’ultimo sondaggio elettorale Tamedia. I rappresentanti dei Verdi sono infatti stati scelti da 16% delle donne e dal 17% degli elettori di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Ma il partito ecologista è anche riuscito a portare alle urne molte persone che quattro anni fa avevano invece disertato le elezioni. Il 19% di questi ha scelto i Verdi.
La scelta sembra essere determinata soprattutto dalla questione climatica. La maggior parte degli elettori dei Verdi (45%) afferma infatti che il partito propone soluzioni «a problemi urgenti». La situazione negli altri partiti, dove i votanti dicono di rispecchiarsi meglio nel loro programma.
Un ruolo l’ha verosimilmente avuto anche l’attivista svedese Greta Thunberg. Una figura che la maggior parte dei Verdi (si parla del 65%) trova «fantastica». Di tutt’altra opinione sono gli elettori UDC: l’83% ritiene che sia «fastidiosa».
La salute prima dell’ambiente - Pur trattandosi di un tema di strettissima attualità costantemente alla ribalta dei media, la questione climatica non sembra però essere il problema più urgente. Si tratta di un tema che sta a cuore alla maggior parte dei simpatizzanti dei Verdi e dei Verdi liberali. Ma se si considera l’elettorato nel suo complesso, si osserva che la questione più sentita (si parla del 62% delle preferenze) è quella relativa ai costi della salute. Una questione che, secondo il 31% degli interpellati, dovrebbe essere prioritaria per il Parlamento.
Dal PS ai Verdi - Sul fronte degli spostamenti di voti tra i partiti, i risultati del rilevamento Tamedia mostrano che il successo dei Verdi è andato in particolare a discapito dei socialisti: il 20% di coloro che stavolta hanno scelto il partito ecologista, nel 2015 aveva ancora votato per il PS. Si tratta - come osservano i politologici Fabio Wasserfallen e Lucas Leeman - del principale spostamento di preferenze. Anche i Verdi liberali hanno perso elettori a causa dei Verdi (14%). Ma sono riusciti a portarne via al Partito borghese democratico (14%) e ai liberali (7%).
Ci sono invece stati pochi spostamenti nel centrodestra: il 9% degli elettori PLR ha scelto l’UDC, mentre il 4% degli UDC è passato al PLR. Le perdite riscontrate dai democentristi (-12 seggi) si spiegano, secondo gli esperti, con una bassa mobilitazione degli elettori UDC come pure con un sostegno inferiore alla media da parte di chi non aveva partecipato alle elezioni del 2015.
Verso il Consiglio federale - Nel frattempo, anche alla luce del risultato elettorale di questo weekend, i Verdi puntano al Consiglio federale. Ma la presenza di un rappresentante del partito ecologista in seno all’Esecutivo non è ben visto dal 51% degli interpellati: si dicono contrari soprattutto gli elettori UDC (92%) e PLR (76%). La maggior parte dei favorevoli ritiene comunque che i Verdi dovrebbero entrare in Consiglio federale prendendo un seggio UDC.
Il voto si decide leggendo - Il rilevamento Tamedia mostra inoltre che la scelta elettorale passa soprattutto dai giornali. Ma questo vale principalmente per gli elettori over 35. La maggior parte di quelli più giovani (30%) afferma infatti di aver utilizzato un assistente di voto, quali Smartvote o Vimentis. Il 15% si è invece informato su portali online. Soltanto il 10% ha preso in mano un giornale cartaceo.
Il sondaggio
Sono 33’474 le persone provenienti da tutta la Svizzera che dal 17 al 20 ottobre 2019 hanno preso parte al sondaggio Tamedia sulle elezioni federali del 20 ottobre 2019. Un sondaggio condotto in collaborazione con LeeWas. I dati sono stati ponderati sulla base di variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore è di +/-1 punto percentuale. Più informazioni su tamedia.ch/sondage