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SVIZZERAIl Burqa sbarca agli Stati

26.09.19 - 09:13
I senatori dovranno decidere se sostenere l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso" o il controprogetto del Consiglio federale
Keystone (archivio)
Il Burqa sbarca agli Stati
I senatori dovranno decidere se sostenere l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso" o il controprogetto del Consiglio federale

BERNA - Vietare il velo integrale nello spazio pubblico o precisare in quali circostanze è obbligatorio mostrare il volto per identificarsi? È questo il quesito a cui dovrà rispondere oggi il Consiglio degli Stati, decidendo se sostenere l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso" o il controprogetto del Consiglio federale.

Il dibattito sull'iniziativa lanciata dal Comitato di Egerkingen, già all'origine dell'iniziativa anti-minareti, è appena iniziato alla Camera dei cantoni. Il testo prevede un divieto generale di dissimulare il volto in pubblico e ha nel mirino le donne che portano il burqa o il niqab.

Nel caso in cui l'iniziativa venisse accolta, le soluzioni differenziate a livello cantonale non sarebbero più possibili. In particolare, i singoli Cantoni non potrebbero più nemmeno stabilire liberamente come procedere con le turiste da Paesi arabi che tengono il volto celato.

Consapevole del fatto che la dissimulazione del viso può in singoli casi essere problematica, il Consiglio federale propende per una risposta mirata che prevede l'obbligo di mostrare il volto se necessario ai fini dell'identificazione come avviene ad esempio nei settori della migrazione, delle dogane, delle assicurazioni sociali e del trasporto delle persone.

Chi non dà seguito all'ingiunzione ripetuta di mostrare il viso verrebbe punito con la multa fino a 10'000 franchi. Stabilendo regole chiare a livello nazionale, si dovrebbero così evitare tensioni e garantire che le autorità possano adempiere i propri compiti.

In commissione, l'iniziativa è stata respinta con 8 voti contro 3 e 1 astenuto, mentre il controprogetto è stato approvato con 7 voti contro 3 e 2 astenuti. La maggioranza ritiene che occorra risolvere i problemi legati al porto del burqa o del niqab in maniera mirata nella legge. Questa soluzione consente ai cantoni la scelta di legiferare autonomamente sulla dissimulazione del viso.

Divieto in Ticino e San Gallo - L'iniziativa, depositata il 15 settembre 2017 con 105'553 firme valide a corredo, non menziona direttamente il burqa, il niqab o altri veli islamici, ma chiede che su tutto il territorio nazionale non si possa più dissimulare il proprio volto nei luoghi pubblici. Eccezioni sono possibili soltanto per motivi inerenti alla sicurezza, alla salute, alle condizioni climatiche e alle usanze locali.

Attualmente, Zurigo, Soletta, Svitto, Basilea Città e Glarona hanno respinto questo divieto, mentre il Ticino e il parlamento sangallese lo hanno approvato.

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COMMENTI
 

Tato50 4 anni fa su tio
Lo mettano chi ci rappresenta, almeno, dopo certe decisioni, non si vede la loro faccia da schiaffi !!!

miba 4 anni fa su tio
Pazzesco! Che si adottino semplicemente gli stessi parametri, gli stessi principi e le stesse regole che gli stranieri stranieri non musulmani devono rispettare nei loro paesi! D'altra parte è la regola basilare dell'ospitalità: è l'ospite e non l'ospitante che deve adattarsi! Evidentemente dietro tutte queste pagliacciate vi sono interessi ,motivo per il quale ci siamo ridotti a calare le braghe di fronte a ciò che con la nostra cultura e la nostra identità non ha nulla a che fare. Altro che globalizzazione!!
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