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SVIZZERADroni in ritardo, «il confine pagherà l'inefficienza di Berna?»

17.09.19 - 09:36
Il consigliere nazionale ticinese Marco Romano ha trasmesso alcune domande al Consiglio federale in merito alla fornitura dei nuovi droni che dovranno sorvegliare le frontiere svizzere
Tipress (archivio)
Droni in ritardo, «il confine pagherà l'inefficienza di Berna?»
Il consigliere nazionale ticinese Marco Romano ha trasmesso alcune domande al Consiglio federale in merito alla fornitura dei nuovi droni che dovranno sorvegliare le frontiere svizzere

BERNA - La notizia del ritardo della fornitura dei nuovi droni che dovranno sorvegliare le frontiere svizzere non è andata giù a Marco Romano che sul tema ha deciso di chiedere lumi al Governo federale. «Da anni i droni dell'esercito ADS-95  sostengono le Guardie di confine nel controllo della frontiera contro migrazione e criminalità», ricorda il consigliere nazionale ticinese nel proprio testo.

Il nuovo modello Hermes900, molto più silenzioso, ordinato 4 anni fa non è però ancora stato fornito. Per questo Romano chiede al Consiglio federale «il perché di questo grave ritardo» e se la popolazione coinvolta dovrà per forza «subire i rumori di voli di elicotteri nella notte», o se siano state previste delle alternative. 

Il Governo risponderà nella tradizionale  ora delle domande prevista il prossimo lunedì  23 settembre.

 

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