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SVIZZERARafforzare la promozione indiretta della stampa

03.09.19 - 16:58
Il testo dell'iniziativa prevede in primo luogo che si attinga alla legge sulle poste, legge che prevede già una riduzione per gli invii di giornali e periodici
Keystone
Rafforzare la promozione indiretta della stampa
Il testo dell'iniziativa prevede in primo luogo che si attinga alla legge sulle poste, legge che prevede già una riduzione per gli invii di giornali e periodici

BERNA - La stampa scritta dovrebbe essere maggiormente sostenuta. È l'opinione della Commissione delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) che, di fronte alla drastica riduzione delle entrate pubblicitarie, intende aiutare tempestivamente la stampa attraverso un rafforzamento del sostegno indiretto.

Grazie a questo voto positivo (14 voti a 9), la Commissione omologa degli Stati, che aveva già in luglio approvato l'iniziativa parlamentare del "senatore" Stefan Engler (PPD/GR), potrà elaborare un progetto.

In merito al finanziamento, il testo dell'iniziativa prevede in primo luogo che si attinga alla legge sulle poste, legge che prevede già una riduzione per gli invii di giornali e periodici.

Secondo il testo della proposta Engler, la Confederazione è invitata, per un periodo di 10 anni, a promuovere indirettamente la stampa di quotidiani, settimanali regionali e giornali domenicali in abbonamento nella trasformazione digitale mediante contributi «impiegati in primo luogo per sostenere la spedizione e la distribuzione di tali pubblicazioni».

Secondo la CTT-N, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, la stampa scritta, di importanza centrale nella formazione delle opinioni in Svizzera, è confrontata con sfide economiche che mettono in serio pericolo la sua stessa esistenza. Per garantire le sue opportunità future, i media stampati devono essere in grado di gestire la trasformazione digitale pur continuando a essere pubblicati in forma cartacea.

In linea col governo - La decisione della CTT-N di rafforzare il sostegno indiretto dei media va nella direzione schizzata la settimana scorsa dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga. Quest'ultima, annunciando la rinuncia ad elaborare una legge sui media elettronici, ha promesso un aiuto ulteriore nell'ambito delle leggi esistenti con provvedimenti che intende presentare al parlamento nel primo semestre del 2020.

L'esecutivo propone, per esempio, di estendere la cerchia di quotidiani e settimanali in abbonamento che beneficiano di riduzioni sui costi di distribuzione postale. Intende così abolire il limite massimo della tiratura, attualmente fissato a 40'000 esemplari.

Sarà pure aumentata la riduzione per esemplare affinché anche i giornali con una bassa tiratura ricevano più sostegno rispetto ad oggi. Si aiuterebbe in particolare la stampa locale e regionale. Tale sostegno aggiuntivo implica un aumento del contributo federale dagli attuali 30 milioni a 50 milioni di franchi annui.

Sommaruga prevede anche un pacchetto di misure per i media online e le agenzie di stampa.

No ricorso a canone né aiuti diretti - Diversamente dalla commissione degli Stati, quella del Nazionale non è d'accordo (16 voti a 4) di destinare una parte delle eccedenze percepite con la riscossione del canone radio-tv a questa promozione come proposto dall'iniziativa parlamentare della consigliera agli Stati Géraldine Savary (PS/VD).

Dal momento che la promozione indiretta della stampa può essere attuata in maniera celere ed efficace, la CTT-N ha respinto altre proposte che avrebbero richiesto una modifica costituzionale, in particolare dell'articolo 93 della carta fondamentale. Tra le iniziative respinte - 16 voti a 6 - figura anche quella del "senatore" Filippo Lombardi (PPD/TI), accolta invece all'unanimità dall'omologa commissione degli Stati.

Lombardi propugna una modifica costituzionale affinché la Confederazione possa incoraggiare la stampa anche tramite un aiuto diretto. Tale soluzione passerebbe attraverso un nuovo articolo costituzionale sui media, senza differenza di tecnologia o di supporto utilizzati. Attualmente, la Confederazione può legiferare soltanto sulla radio e la televisione. Per il Ticinese, questa diversità di trattamento non si giustifica più. Le frontiere tra i vari media si sono dissolte.

No tassa su piattaforme digitali - Dopo il "no" ad un aiuto diretto, la CTT-N ha anche respinto per 16 voti a 7 un'iniziativa parlamentare che preconizzava una tassa sulle piattaforme digitali destinata a sostenere i media.

Sarebbero soggetti alla tassa, secondo il consigliere nazionale Michael Töngi (Verdi/LU), i gestori di reti sociali, i servizi di informazione e di intrattenimento o altre piattaforme di comunicazione su Internet che, gratuitamente, segnalano o rendono accessibili contenuti giornalistici elaborati da terzi.

Lo scopo è di riscuotere una tassa sul fatturato realizzato in Svizzera - indipendentemente dalla sede della società del gestore -, di fissare un tasso di riscossione e di assoggettare alla tassa solo le imprese che hanno realizzato in Svizzera una cifra d'affari superiore a un importo minimo.
 
 

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