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SVIZZERAL'UDC attacca la sinistra e i Verdi

29.06.19 - 15:09
Gli avversari sono accusati di mettere le mani nel portafoglio degli svizzeri «abusando dei temi ecologici»
Keystone
Il presidente Albert Rösti.
Il presidente Albert Rösti.
L'UDC attacca la sinistra e i Verdi
Gli avversari sono accusati di mettere le mani nel portafoglio degli svizzeri «abusando dei temi ecologici»

ORBE - L'UDC avvia la campagna in vista delle elezioni federali del 20 ottobre e attacca frontalmente la sinistra e i Verdi, accusati di mettere le mani nel portafoglio degli svizzeri "abusando dei temi ecologici".

Il presidente Albert Rösti, parlando a oggi Orbe (VD) in occasione dell'assemblea dei delegati del partito, ha affermato che la sinistra, sostenuta dai media, da diversi mesi non fa altro che parlare di clima. «Tutto inizia con le previsioni meteorologiche, che sembra annuncino sempre più la fine del mondo».

«È estate, è normale che faccia caldo» ed è essenziale che «almeno un partito in Svizzera non orienti la sua politica in funzione della meteo», ha affermato ancora Rösti, ricordando gli obiettivi principali dell'UDC: indipendenza rispetto all'UE, controllo autonomo dell'immigrazione, imposte contenute e meno burocrazia. «È giunto il momento che il Consiglio federale dica chiaramente che non firmeremo l'accordo istituzionale con l'Unione europea».

Sulla stessa linea il consigliere nazionale bernese Adrian Amstutz, direttore della campagna elettorale, secondo il quale con tale accordo la Svizzera perderebbe la sua indipendenza e subirebbe «gravi conseguenze finanziarie». «I nostri antenati non hanno liberato il paese dagli Asburgo perché noi ci sottomettessimo all'UE», ha detto, esortando il Consiglio federale a «non calare le braghe» di fronte alle minacce di Bruxelles.

Il capogruppo in parlamento Thomas Aeschi (ZG) ha denunciato l'«avidità fiscale» della sinistra ecologista, che danneggia la classe media e le persone con reddito modesto, mentre la consigliera nazionale Céline Amaudruz (GE) ha lanciato strali contro l'«immigrazione incontrollata», che mette in pericolo la sicurezza del paese.

Tra gli oratori anche il consigliere federale Guy Parmelin, che ha elencato le priorità attorno alle quali intende orientare la sua politica governativa: far crescere l'economia, ridurre l'impatto amministrativo, sviluppare le relazioni commerciali, rafforzare l'agricoltura in modo sostenibile e rivalutare la formazione professionale e continua.

La mia politica economica esterna, ha detto Parmelin, «sarà basata sul nostro interesse a profilarci su taluni mercati e sul potenziale di tali mercati». Per questa ragione «mi sto impegnando a favore di un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti e con i paesi sudamericani del Mercosur».

Alla fine dei lavori i delegati hanno approvato un manifesto intitolato «per una politica borghese ed ecologica intelligente». All'assemblea non ha preso parte l'ex consigliere federale Christoph Blocher. Presente invece il presidente della Confederazione Ueli Maurer, che non ha però preso la parola.

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