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SVIZZERALobbisti in Parlamento, nessun inasprimento delle norme

18.06.19 - 11:20
Il Nazionale ha bocciato un progetto di legge degli Stati elaborato sulla base di un'iniziativa del "senatore" Didier Berberat
Keystone
Il consigliere agli Stati Didier Berberat
Il consigliere agli Stati Didier Berberat
Lobbisti in Parlamento, nessun inasprimento delle norme
Il Nazionale ha bocciato un progetto di legge degli Stati elaborato sulla base di un'iniziativa del "senatore" Didier Berberat

BERNA - Un inasprimento delle norme relative ai lobbisti in Parlamento non è necessario. È l'opinione del Consiglio nazionale che, con 103 voti contro 72, ha bocciato un progetto di legge elaborato dagli Stati elaborata sulla base di un'iniziativa del "senatore" Didier Berberat (PS/NE).

Attualmente i deputati hanno la possibilità di far accreditare due persone esterne, siano essi collaboratori personali oppure rappresentanti di gruppi di interesse. Questa regolamentazione è però stata più volte criticata.

Con il suo atto parlamentare, Berberat chiede l'accreditamento obbligatorio per i lobbisti e l'adozione di un eventuale limite alla loro presenza sotto il "Cupolone", prendendo spunto da quanto già avviene per i giornalisti che seguono da vicino l'attività parlamentare.

Intervenendo in questo modo non si farebbe altro che aumentare l'onere amministrativo, ha però sostenuto in aula il relatore commissionale Michaël Buffat (UDC/VD) chiedendo al plenum di bocciare la revisione legislativa. A suo avviso, c'è inoltre il rischio che il fenomeno venga istituzionalizzato favorendo le grosse agenzie di lobbisti, a scapito di altri.

«Nei corridori di Palazzo si vede benissimo chi discute con chi», ha aggiunto Ruth Humbel (PPD/AG) ricordando che anche gli stessi parlamentari rappresentano interessi particolari. È soprattutto fuori dal Palazzo federale che agiscono i lobbisti, ha aggiunto Marco Romano (PPD/TI) sottolineando i meriti dell'autoregolazione del settore.

I cittadini devono sapere quali interessi si nascondano dietro ai lobbisti che hanno accesso al Parlamento, ha replicato, invano, Nadine Masshardt (PS/BE). Commentando il rifiuto Nicolas Rochet Fernandez (PS/VD) ha sostenuto che ciò non farà altro che portare acqua ai sostenitori dell'iniziativa popolare "Per più trasparenza nel finanziamento della politica".

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COMMENTI
 

nordico 4 anni fa su tio
Chi ha votato contro l'inasprimento delle norme merita un cartellino rosso. Sono proprio le Lobbies che hanno creato la struttura della Lamal. L'hanno fatta così bene che nemmeno Dreyfuss & Co. si sono accorti di cosa stava succedendo.
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