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Lo ha dichiarato oggi il consigliere federale al incontro ministeriale ad Helsinki per il 70esimo anniversario dell'istituzione
BERNA - La Svizzera attribuisce grande importanza al Consiglio d'Europa e ai suoi valori, ossia il rispetto della democrazia, dello Stato di diritto o dei diritti umani: lo ha affermato oggi Ignazio Cassis partecipando all'incontro ministeriale in corso ad Helsinki per il 70esimo anniversario dell'istituzione.
Secondo il consigliere federale, anche in futuro il Consiglio d'Europa deve continuare ad avere un effetto inclusivo. Il Consiglio si trova confrontato con deficit istituzionali e finanziari, ha spiegato il ministro degli esteri facendo riferimento alle difficoltà legate alla partecipazione della Russia e ai tagli del budget.
La prospettiva della Svizzera per il Consiglio d'Europa del futuro è quella di un'organizzazione con piena partecipazione di ognuno degli Stati membri, finanziata da tutti questi Paesi. Il Consiglio d'Europa, che ha sede a Strasburgo, ha il compito di sorvegliare il rispetto dei diritti umani nei 47 Stati membri e agisce in modo indipendente dall'Unione europea.
Alla vigilia dell'incontro ministeriale, Cassis ha depositato, durante una cerimonia commemorativa, lo strumento di ratificazione della Svizzera per la convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive (convenzione di Macolin). Nel 2014, la Confederazione è stata il primo Stato a firmare la convenzione che regolamenta l'assistenza giudiziaria reciproca nella lotta alle manipolazioni delle competizioni sportive.
Il capo del DFAE ha approfittato del viaggio a Helsinki per incontrare la consigliera di Stato ginevrina Liliane Maury-Pasquier - che attualmente presiede l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa - e per intrattenere colloqui bilaterali con i ministri degli esteri del Belgio Didier Reynders, della Slovenia Miro Cerar, di Malta Carmelo Abela e dell'Italia Enzo Moavero Milanesi.
