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SVIZZERAI contadini: «L'iniziativa sull'acqua potabile è controproducente»

07.05.19 - 12:49
Secondo l'Unione svizzera dei contadini (USC), ci sarebbero pesanti conseguenze economiche per alcuni settori quali la viticoltura, l'allevamento di maiali o polli
Keystone
Le firme consegnate il 18 gennaio 2018
Le firme consegnate il 18 gennaio 2018
I contadini: «L'iniziativa sull'acqua potabile è controproducente»
Secondo l'Unione svizzera dei contadini (USC), ci sarebbero pesanti conseguenze economiche per alcuni settori quali la viticoltura, l'allevamento di maiali o polli

BERNA - L'iniziativa sull'acqua potabile è controproducente. Lo sostiene l'Unione svizzera dei contadini (USC), secondo la quale il testo - se approvato - provocherebbe pesanti conseguenze economiche a breve termine per taluni settori quali la viticoltura, l'allevamento di maiali o di polli.

L'USC ha presentato oggi a Berna uno studio realizzato su undici aziende tipo che, sebbene non possa essere generalizzato a tutta l'agricoltura, mostra taluni effetti nefasti dell'iniziativa popolare per il settore agricolo.

Il testo denominato "Acqua potabile pulita e cibo sano - No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici" chiede che i pagamenti diretti vengano erogati soltanto alle aziende agricole che non usano pesticidi (compresi i prodotti fitosanitari e biocidi, utilizzati nella produzione di latte), che non fanno uso di antibiotici nella detenzione di animali e che possono nutrirli con il foraggio prodotto nell'azienda stessa.

6 aziende su 11 non vorrebbero più sussidi - Sulle undici tenute agricole prese in considerazione nello studio, soltanto cinque tenterebbero di adattarsi alle nuove esigenze per continuare a ricevere i pagamenti diretti della Confederazione. Si tratta in particolare di contadini alla testa di grandi aziende o che praticano la produzione lattiera. Per queste categorie, gli aiuti federali rappresentano gran parte del fatturato.

Sei aziende preferirebbero invece rinunciare ai sostegni statali per non essere obbligate alle restrizioni sui pesticidi. Si tratta da una parte di settori viticoli e arboricoli per i quali rinunciare completamente ai prodotti fitosanitari significherebbe una perdita di rendimento significativa. Quelle "bio" seguirebbero verosimilmente la medesima strada.

Dall'altra parte, gli agricoltori specializzati nell'ingrassamento dei maiali e del pollame rinuncerebbero pure ai pagamenti diretti, stando allo studio. Per questi ultimi, è infatti impensabile nutrire gli animali con il foraggio prodotto in seno all'azienda.

Sconvolgimento - I responsabili delle aziende interrogati indicano che un'accettazione dell'iniziativa avrebbe effetti importanti sul tipo di colture privilegiate: le patate e le barbabietole sarebbero probabilmente sostituire da colture meno delicate. Un "sì" avrebbe conseguenze sul reddito già al ribasso dei produttori.

Dai risultati dell'indagine ci si può chiedere quale sia l'efficacia dell'iniziativa se i settori agricoli più importanti decidono di non adattarsi alle nuove esigenze. In caso di "sì" alle urne, bisognerebbe temere una politica agricola a due velocità con, da un lato, agricoltori "nel sistema" e, dall'altro, quelli "fuori sistema".

I contadini sono consapevoli della necessità di ridurre l'uso dei pesticidi, ma ritengono che il testo si spinga troppo lontano. L'USC ricorda che la Confederazione ha lanciato diversi progetti e talune misure sono previste nella Politica agricola 2022.

Il Consiglio federale dice "no" - Il Consiglio federale ha respinto in dicembre l'iniziativa senza opporle un controprogetto. Sottolineava già il rischio di un peggioramento dell'inquinamento provocato dall'intensificazione della produzione agricola se le tenute dovessero uscire dal sistema dei pagamenti diretti.

L'iniziativa sull'acqua potabile è stata promossa da un comitato di cittadini indipendente. È sostenuta da diverse associazioni di protezione dell'ambiente quali Greenpeace, BirdLife e la Federazione svizzera di pesca. Lo studio ordinato dall'USC è stato realizzato dalla Scuola universitaria bernese di scienze agronomiche, forestali e alimentari (HAFL) di Zollikofen (BE).

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COMMENTI
 

Nmemo 4 anni fa su tio
Politicamente UDC, i nostri “signori latifondisti” contadini appena sentono odore di diminuzione di quella quantità di sussidi che viene loro erogata, vanno con i trattori sulla Piazza federale. Eppure sono diversi decenni che sono indicati quali inquinatori delle acque sia di superficie, sia di falda, con l’uso eccessivo di concime e altri prodotti della chimica.
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