Il consigliere federale ha pure parlato dell'accordo sulla fiscalità dei frontalieri parafato nel 2015 con la ministra italiana per gli affari regionali
BERNA - Il consigliere federale Ignazio Cassis ha aperto a Genova la quinta edizione del Forum di dialogo tra Italia e Svizzera che si tiene oggi e domani al Palazzo Ducale della città ligure. A margine del simposio, il capo del Dipartimento degli esteri (DFAE) ha incontrato la ministra italiana per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani.
Nel suo discorso Cassis ha espresso la propria solidarietà a Genova, toccata dalla tragedia del Ponte Morandi, ricordando l'importanza strategica di questa città aperta sul mondo e porta d'entrata per le merci che, in particolare attraverso il San Gottardo, arrivano in tutta Europa.
«Il pittore svizzero Paul Klee - ha ricordato il ticinese - affermò di aver compreso pienamente la grandezza del globo terrestre solo dopo aver visto il porto di Genova».
Per in generale, secondo Cassis la questione principale per Genova è quella infrastrutturale, «non solo per il crollo del ponte Morandi, che ha sollevato interrogativi sulla gestione a lungo termine delle infrastrutture, ma guardando al futuro, per il futuro di questo porto che si vuole essere un hub di tutte le merci del continente europeo».
Per la Svizzera «tutta la trasversale alpina che abbiamo inaugurato nel 2015 nasce proprio con l'idea del trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, quindi in questo momento stiamo lavorando molto intensamente a sud della Svizzera, soprattutto in Italia, ma anche al nord in Germania per garantire questo corridoio delle merci dal Mediterraneo all'Europa centrale».
Da parte sua, il viceministro dei trasporti italiano Edoardo Rixi ha affermato che nei prossimi mesi verrà approvato il nuovo programma biennale sugli investimenti ferroviari, «su cui noi chiediamo anche di far combaciare le esigenze della Svizzera con quelle dell'Italia e soprattutto sul Nord Ovest per far sì di riuscire ad anticipare i lavori sul corridoio Reno Alpi, a recuperare il tempo perduto».
Nel suo incontro con la ministra Stefani, Cassis ha invece ricordato che la Svizzera è in attesa di una presa di posizione da parte dell'Italia in merito all'accordo sulla fiscalità dei frontalieri parafato nel 2015.
La lunghezza dei tempi, ha avvertito Cassis, «mina la credibilità del rapporto tra cittadino e stato». «Se i governi fanno dei contratti internazionali che poi rimangono dormienti in un cassetto senza arrivare a un né sì né no, questo mina» il rapporto tra cittadino e governo.
Il Forum prevede quattro gruppi di lavoro: si parlerà di trasporti (lo sviluppo dei porti liguri e dell'asse ferroviario del San Gottardo), di tecnologia (l'utilizzo dei Big Data nell'ambito della salute), di turismo e di Europa (i diversi modelli di integrazione nel continente europeo).