Karin Keller-Sutter ha tracciato oggi un primo bilancio dopo tre mesi trascorsi in Governo, insistendo sul rinnovamento dell'alleanza delle forze favorevoli alla via bilaterale
ROMANSHORN - La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha tracciato oggi a Romanshorn (TG) un primo bilancio dopo tre mesi trascorsi in Governo. Tra i temi che pone al centro del suo lavoro «la sicurezza e i posti di lavoro». A questo proposito la ministra del PLR ritiene che l'accettazione dell'"Iniziativa sulla limitazione" dell'UDC sarebbe una "Brexit Svizzera".
Per impedire questo scenario, secondo Keller-Sutter, occorre rinnovare l'alleanza delle forze favorevoli alla via bilaterale, il che è possibile soltanto con un accordo tra le parti sociali. «In gioco ci sono 860'000 impieghi in Svizzera», ha dichiarato.
Per l'occasione Keller-Sutter ha invitato i media sul battello a motore Säntis attraccato al porto di Romanshorn, sul lago di Costanza. Il luogo è stato scelto non a caso, perché dista due ore da Berna e la ministra ha voluto sottolineare come la diversità delle regioni, dei cantoni e delle lingue sia un punto di forza della Svizzera. A volte, nella città federale ci si dimentica di ciò, ha aggiunto.
Minaccia jihadista - La sicurezza della Svizzera è piuttosto elevata, come dimostrano i recenti dati sulla statistica criminale di polizia, ha rilevato la consigliera federale. Tuttavia, secondo Keller-Sutter, di fronte alla costante minaccia dello jihadismo si pongono continuamente nuove questioni in materia di sicurezza, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, la sorveglianza e il perseguimento penale.
Per questo motivo, d'intesa con i Cantoni, la ministra di giustizia e polizia sta facendo valutare ulteriori misure, ad esempio la possibilità di adottare provvedimenti restrittivi della libertà per i terroristi che hanno scontato la loro pena e continuano a costituire una minaccia.
Keller-Sutter ha inoltre rilevato che occorre sfruttare tutte le possibilità di revocare la cittadinanza alle persone con la doppia nazionalità. Insieme, ai Cantoni, le autorità federali intendono anche provvedere a migliorare l'esecuzione degli allontanamenti. «Ma è chiaro che, nel farlo, la Svizzera rispetterà il diritto vigente, sia quello nazionale che quello internazionale», ha ribadito la sangallese.